La maschera:
un universo di simboli
tra apparenza e realtà

La maschera:
un universo di simboli
tra apparenza e realtà

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MOSTRA – La recensione di Sofia Lacava dell’esposizione i lavori dei ragazzi e delle ragazze dell’Istituto Filelfo di Tolentino

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“Voci dal teatro” in trasferta alla mostra nelle grotte del Palazzo Sangallo di Tolentino in esposizione i lavori dei ragazzi e delle ragazze dell’Istituto Filelfo sul tema “La maschera: un universo di simboli tra apparenza e realtà”.

Ormai da diversi anni l’IIS Filelfo di Tolentino in collaborazione con Compagnia della Rancia e Cronache Maceratesi Junior porta avanti il progetto “Voci dal teatro”, volto alla sensibilizzazione del linguaggio teatrale da un lato e alla valorizzazione delle eccellenze dall’altro. In particolare una redazione scelta, composta da cinque studenti e studentesse del liceo classico e scientifico, partecipa agli spettacoli della stagione del Teatro Vaccaj di Tolentino in posti riservati, e scrive una breve recensione, arricchita spesso da interviste agli attori. Il progetto vede coinvolti Alessia Reggio della 3A Scientifico, Francesca Feliziani e Sofia Lacava della 5A liceo scientifico, Leonardo Cruciani, Eva Diomedi e Francesco Feliziani della 5 A del liceo classico, sotto la guida e la supervisione delle docenti referenti del progetto, Cristina Lembo e Sandra Cola.
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di Sofia Lacava

Dal 20 gennaio al 18 febbraio nelle grotte del Palazzo Sangallo di Tolentino in esposizione i lavori dei ragazzi e delle ragazze dell’Istituto Filelfo sul tema “La maschera: un universo di simboli tra apparenza e realtà”.
I ragazzi  le ragazze, durante l’anno scolastico 2022 – 23 e nella prima parte dell’anno scolastico 2023 – 24, hanno frequentato corsi di arte e ceramica sul tema in oggetto. Tali corsi sono stati tenuti dalla professoressa di Disegno e Storia dell’Arte Simona Scarpacci che ha poi avuto l’idea di allestire una mostra per valorizzare l’impegno e la passione che gli alunni hanno mostrato nel comunicare, attraverso il poliedrico e universale linguaggio artistico, pensieri, emozioni e coraggiosa volontà di svelare ciò che si cela dietro la maschera creata. Guidati dalla professoressa Scarpacci, dalla professoressa Boldorini, dalle colleghe e dagli artisti Enzo Grassettini e Mario Migliorelli, chiamati per il copioso numero degli alunni e delle alunne partecipanti, i ragazzi e le ragazze dell’istituto hanno raggiunto il traguardo espositivo, incoraggiato con fiducia dal preside Donato Romano.
mostra_maschere-5-1024x576Gli alunni e le alunne dell’istituto hanno seguito il tema centrale da più vie, trasversali anche alle discipline che studiano, e si sono quindi cimentati con più tecniche artistiche, dalla pittura alla scultura, dalla poesia alla cinematografia, seguendo vari filoni: dalle maschere tribali che riportano lo spettatore alle sue più lontane ed istintive origini, all’utilizzo dell’intelligenza artificiale che sembra filtrare una realtà sempre più ingannevole e dall’innaturale perfezione. È stato affrontato anche un percorso sulle paure che da sempre ci invitano a rimpicciolirci fino a svanire dietro una maschera, maschera che incontra poi la Letteratura classica e moderna dei grandi pensatori e letterati fino ad arrivare nel semplice e confortevole ambiente di casa che “cela” anch’esso delle maschere, fino ad arrivare alla casa che è diventata prigione nel triste isolamento del noto 2020. Quest’ultimo tema è stato raccontato dai ragazzi e dalle ragazze attraverso una trasposizione artistica delle mascherine che a lungo hanno dovuto coprirci il sorriso.
La mostra espone un viaggio collettivo dentro sé stessi e mostra la resilienza e il coraggio dei ragazzi e delle ragazze nello spogliarsi di giudizi, paure, insicurezze, schemi e categorie per mostrarsi all’altro nella loro disarmante e tenace fragilità. Questo e la capacità creativa degli studenti è ciò che la scuola ha avuto cura di valorizzare.

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