lunedì, Novembre 18, 2024

Si fa scuola nell’atelier della natura,
insegnanti a lezione
dal mago green contemporaneo

CAMERINO - Stefano Turloni ha presentato il suo libro “Lasciate che vi parli di foglie”, poi la visita alle aule e al nuovo laboratorio donato all'istituto Betti da Fondazione Reggio Children e Enel nel Cuore onlus

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Stefano Turloni

“Il Vivaio- Atelier della Natura” è uno spazio all’aperto per le attività didattiche. Un modo diverso di insegnare e di far vivere a scuola esperienze formative. La struttura è stata realizzata a Camerino nella scuola dell’Infanzia dell’istituto Betti da parte della Fondazione Reggio Children e Enel nel Cuore onlus nell’ambito del progetto nazionale FareScuola, all’indomani del terremoto del 2016. Lo scopo era di  riqualificare uno spazio della scuola per le attività didattiche.
All’inaugurazione che ha proposto anche la presentazione del libro “Lasciate che vi parli di foglie” di Stefano Sturloni hanno partecipato insegnanti ed educatori di vari gradi scolastici. Hanno visitato le aule e l’atelier “Il Vivaio”, un laboratorio ricavato da un portico che è stato chiuso da ampie vetrate. Accoglie tante e suggestive strutture didattiche per la ricerca e lo studio in dialogo con il fuori: lo stagno, la serra, l’orto.

La presentazione del libro “Lasciate che vi parli di foglie” è stata preceduta dall’intervento del dirigente scolastico dell’Istituto comprensivo “Ugo Betti”, Francesco Rosati e dalla vicesindaca Antonella Nalli.
L’autore, per introdurlo, ha mostrato le mmagini del parco della scuola dell’Infanzia ”S. Allende” di Reggio Emilia dove svolge il ruolo di atelierista e di supervisore della grande area intorno alla scuola. Quest’ultima è caratterizzata da diverse zone: il giardino spinoso, il giardino selvaggio, la grande collina e tanto altro.IMG-7519-1024x768

 

Ha iniziato parlando del titolo che testimonia anche il carattere dell’autore “una specie rara di mago green contemporaneo” così lo definisce Monica Guerra, direttrice della collana Educazione e Natura. Con il suo invito guida lo sguardo, fa scorgere aspetti mai osservati prima, ce li offre sotto una nuova luce, accendendo un desiderio di conoscenza. «Le foglie sono un soggetto di enorme portata educativa. Avvicinarle con spirito di ricerca riserva sempre qualche insospettabile sorpresa. Tuttavia il loro essere dappertutto, in grande quantità, le rende ordinarie, scontate, diciamo pure pressoché invisibili. Si dimentica quanto sono determinanti nel dare carattere ai nostri orizzonti quotidiani, qualificando il paesaggio e gli ambienti che abitiamo»sostiene Stefano Sturloni.

“Lasciate che vi parli di foglie” non è una raccolta di esperienze didattiche, né un trattato di botanica ma un libro che accompagna il lettore «all’osservazione di una realtà per certi versi spiazzante, un obiettivo che risulta facilitato da una stretta connessione tra parole e immagini», arricchite anche da oltre 200 disegni realizzati dai bambini e bambine  tra i 3 e i 6 anni delle scuole dell’infanzia di Reggio Emilia.

Turloni parla di foglie ma anche degli incontri di queste con altri viventi: «i loro lembi sono piattaforma di sosta, supporto per la deposizione di uova, materiale costruttivo per ingegneristiche nursery, ricoveri per proteggersi o per tendere agguati, banchetto di predatori che se le mangiano senza riguardo o con raffinatezza geometrica».

IMG-7548-1024x768Ha spiegato inoltre che «le foglie sono uno snodo cruciale di relazioni. Non c’è storia che possa essere raccontata senza chiamare in causa altre storie. Non c’è organismo vivente che non sia in debito con le piante per la loro esistenza. E le piante, il libro lo chiarisce, altro non sono che un’emanazione delle foglie, una loro derivazione».

L’intensa mattinata si è conclusa con l’intervento di Federica Di Luca per il Coordinamento Pedagogico territoriale affermando «sono emersi pensieri sulla relazione bambini e natura, sulle foglie come opere effimere garbate, come paesaggi, contatto cosmico, come flora impertinente tra natura e costruttività umana, come bellezza e immersione, incontri e mistero»

 

Nel lasciare la scuola i partecipanti, oltre ai ringraziamenti ai team delle due scuole dell’infanzia, hanno approfittato per qualche commento. «È stato un incontro affascinante e pieno di spunti di riflessione pedagogica», «sulla presentazione del libro ero un po’ scettica, invece mi ha stupito molto in positivo…ogni giorno abbiamo intorno a noi un mondo infinito da scoprire, eppure lo sottovalutiamo o non gli diamo la giusta importanza. Non pensavo davvero che un libro sulle foglie sarebbe stato così interessante».

La lezione di Stefano Sturloni sta dando già i suoi primi frutti.

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