lunedì, Ottobre 7, 2024

Vanda Pagani, staffetta partigiana:
una “piccola storia” dal grande valore

MACERATA - Studenti e studentesse del liceo linguistico “G. Leopardi” e dell’Ite “A. Gentili” hanno partecipato all’evento “Le donne protagoniste della Resistenza”

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Studenti e studentesse delle classi 2F, 2I e 2M del liceo linguistico “G. Leopardi” e le classi 5B, 5D, 5E e 5F dell’I.T.E. “A. Gentili”, in occasione dell’Anniversario della Liberazione, hanno partecipato all’evento “Le donne protagoniste della Resistenza” che si è svolto venerdì scorso. La direttrice dell’Istituto Storico di Macerata, Annalisa Cegna, ha presentato agli studenti la storia di Vanda Pagani, partigiana prossima a compiere 100 anni, che attualmente vive a Civitanova, con la proiezione di un docufilm sulla sua storia di staffetta partigiana.

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«Un incontro ricco di spunti di riflessione per i ragazzi e le ragazze, i quali hanno seguito con attenzione e interesse la storia di Vanda Pagani attraverso “Una piccola storia”, docufilm in cui la partigiana racconta il suo percorso di vita antifascista attraverso un viaggio nella memoria, alla riscoperta della stagione di lotta del movimento partigiano composto da forze diverse ma unite dall’antifascismo – si legge in una nota -. La narrazione, supportata da fonti storiche documentali e fotografiche, ha evidenziato il grande contributo delle donne partigiane nel gettare piccoli semi da cui sarebbe nata un’Italia migliore e democratica. Le parole di Vanda, incisive e commoventi, sono state la lezione migliore per veicolare negli studenti il valore della ricorrenza del 25 aprile, della libertà e dell’impegno che si richiede alle giovani generazioni: la tolleranza, la civiltà, il rispetto dell’altro, il coraggio di prendere l’iniziativa quando ci si sente non allineati con il potere che governa il paese.

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Presenti all’incontro la dirigente scolastica del liceo “G, Leopardi”, professoressa Angela Fiorillo, la vicesindaco Francesca D’Alessandro e l’assessore alla Cultura e all’Istruzione Katuscia Cassetta, che hanno contribuito con i loro messaggi «ad incentivare, tra i ragazzi presenti, la riflessione sul valore della resistenza contro l’odio e l’indifferenza. L’evento conclude un percorso di Educazione civica seguito da alcune classi di entrambi gli Istituti scolastici in collaborazione con l’Istituto Storico e coordinato dalle docenti Oriana Costarelli e Paola Formica, che ha portato anche alla registrazione di interviste agli studenti per i laboratori didattici Paesaggi della Memoria, di prossima pubblicazione sul canale di Rai Scuola».

 

Marco Cencioni
Marco Cencioni
è il nostro eroe dello sport. Appassionato di calcio, tocco sopraffino, difensore roccioso fuori e dentro il campo. Sulle sue spalle, sopra il numero 4 campeggia il nick name “Ceng”. Ha lo spirito dell’allenatore. Per lui ogni partita si gioca fino al fischio finale, non si arrende mai. Gira il mondo e la provincia per scovare i giovani campioni che diventeranno gli atleti del futuro.

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1 COMMENT

  1. Vanda Pagani non è stata la sola staffetta; mia madre Marta era di base a San Maroto (Pievebovigliana) e la sera usciva a portare ordini alle altre bande partigiane dopo che radio Londra aveva trasmesso “le ciliege sono mature ” e di seguito “Marta non ha paura” sarei grato se qualcuno ricordando questi avvisi volesse scrivermi.
    Nella tracolla dello Sten di mia madre ancora è scrfitta quest’ultima frase con la data e a lei fu consegnato un certificato firmato dal generale Alexander. Partecipò, con mio padre Mario, allo scontro di Pozzuoli e a tante altre imprese, fu catturata dai soldati tedeschi insieme ad una signora di nome Pierina e rinchiuse in una stalla per essere fucilate…….quando venne una persona da Tolentino gli fu consegnato tanto materiale e poi tutto tacque.

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