domenica, Novembre 10, 2024

«Quaranta bambini ebrei salvati,
uno squarcio di ottimismo
nell’orrore della Shoah»

MACERATA - La classe 3E della scuola secondaria Dante Alighieri racconta l'incontro con lo scrittore Ivan Sciapeconi

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L’incontro con Ivan Sciapeconi

Lo scrittore Ivan Sciapeconi, autore di “40 cappotti ed un bottone”, ha incontrato sabato le classi terze della Secondaria di I grado “ Dante Alighieri” di Macerata che avevano letto il suo libro in classe. La classe 3E racconta come è andato l’incontro. 
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Ivan Sciapeconi ha pubblicato diversi libri di narrativa per bambini con l’Einaudi, la Giunti e la Raffaello, ma questo è il suo primo romanzo. Egli ora insegna in una scuola primaria di Modena; è abituato a stare con i bambini e forse è anche per questo che ci ha saputo coinvolgere con tanto interesse e soprattutto ha risposto alle nostre domande con estrema chiarezza. “40 cappotti ed un bottone” è un testo costruito su avvenimenti storici reali ed affronta il tema delle persecuzioni ai tempi del nazismo e del fascismo, focalizzando tuttavia l’attenzione sui salvati ed i salvatori, gettando quindi uno “squarcio di ottimismo nell’orrore della Shoah”. A Nonantola, in provincia di Modena, arrivano 40 bambini ebrei; sono scappati dalla Germania grazie all’organizzazione di Recha Freier e, dopo aver attraversato la Slovenia, arrivano in Italia. Loro vogliono raggiungere la Palestina, ma la guerra li costringe a continui cambi di direzione. Tra di essi c’è il narratore protagonista Nathan e ci sono i suoi ricordi ed i suoi pensieri. Intorno c’è un paese intero che lotta per loro, che rischia per loro e che realizza 40 cappotti per aiutarli a fuggire in Svizzera. Una storia di fuga come tante, come ce ne sono ancora oggi, di difficoltà, di paure, di ricerca della normalità ed in mezzo riflessioni sui temi del dolore, della memoria, della solidarietà, dei legami che danno senso al desiderio di salvezza.
incontro_sciapeconi-1-1024x771Nel corso di circa due ore noi alunni ed alunne abbiamo rivolto mille domande allo scrittore ed abbiamo potuto soddisfare le tante curiosità che avevamo, non solo sugli eventi narrati e sulle fonti utilizzate, ma anche su sue considerazioni personali ed in particolare sulle ragioni che lo hanno portato a scrivere questo libro. Abbiamo anche compreso come i pericoli più grandi siano spesso legati all’indifferenza e all’egoismo che ci portano a guardare solo la nostra condizione, senza renderci neanche conto di essere dei privilegiati.
Infine è stato molto interessante conoscere di persona l’autore di un libro letto anche perché talvolta durante la lettura si dimentica che dietro un testo c’è una persona fisica che scrive, pensa, riflette, corregge e riscrive, un po’ come noi quando scriviamo un tema. Ed infatti Ivan Sciapeconi ci ha dato anche molti consigli di scrittura.

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