sabato, Luglio 27, 2024

Dodici lanci perfetti della ruzzola,
Alessandro Caprodossi trionfa

SAN SEVERINO - Il giovane atleta di Serralta si impone a Sinalunga (in provincia di Siena) grazie ai 91 punti su 96, conquistando il primo posto assoluto

 

Alessandro-Caprodossi-
Alessandro Caprodossi

A San Severino, nella frazione di Serralta, crescono giovani talenti nello sport che si fanno valere. E’ il caso del 13enne Alessandro Caprodossi, abile atleta nella specialità della ruzzola, disciplina molto conosciuta e con tanti praticanti nella nostra regione e in particolare proprio a Serralta dove ci sono stati campioni italiani sia nelle gare a squadre che nell’individuale. Il ragazzo sta crescendo molto bene e recentemente ha colto un importante risultato.

Alessandro-Caprodossi-1Caprodossi è riuscito ad imporsi nel trofeo Coni svoltosi a Sinalunga (Siena), rinverdendo così una tradizione ormai decennale che vede Serralta e i suoi atleti protagonisti di vittorie in serie. Adesso tocca anche ai più giovani emergere con risultati di prestigio, proprio come ha fatto Alessandro che con 91 punti su 96 ha conquistato il primo posto assoluto chiudendo davanti al rappresentante di casa della Toscana (84 punti) ed a quello dell’Emilia Romagna (83 punti). Su di un percorso (1,5 km) ondulato, insidioso e con vari cambi di direzione, Alessandro ha lanciato la ruzzola per dodici volte in maniera perfetta tanto da non avere avversari in grado di contrastarlo.

Alessandro-Caprodossi-okNella bella giornata per i colori gialloblù le Marche se la sono vista con altre dieci regioni ed ogni formazione aveva quattro atleti. La squadra della regione, pur dovendo far fronte al forfait dell’ultima ora di uno dei protagonisti e dunque dovendo gareggiare con un uomo in meno, ha saputo superare l’imprevista difficoltà ottenendo un ottimo sesto posto finale grazie agli ottimi risultati ottenuti non solo da Alessandro Caprodossi, ma anche di Mauro Calafiore e Andrea Caprodossi.

Marco Cencioni
Marco Cencioni
è il nostro eroe dello sport. Appassionato di calcio, tocco sopraffino, difensore roccioso fuori e dentro il campo. Sulle sue spalle, sopra il numero 4 campeggia il nick name “Ceng”. Ha lo spirito dell’allenatore. Per lui ogni partita si gioca fino al fischio finale, non si arrende mai. Gira il mondo e la provincia per scovare i giovani campioni che diventeranno gli atleti del futuro.

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