La maga Circe per i boschi di Cingoli
e l’uso delle magiche piante del territorio

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La presentazione da parte di alunni e alunne

Hai sicuramente sentito parlare tante e tante volte della maga Circe. La classe 2AB del liceo “Leopardi” di Cingoli ha raccontato la sua leggenda nel libro “Potentibus Erbis .Circe pei boschi di Cingoli. Erbe, pozioni, incantamenti” che è stato presentato nei giorni scorsi. Il libro ha approfondito la figura della maga Circe, una dea, esperta di filtri, rituali e metamorfosi, da sempre avvolta dalla leggenda, sin da quando la sua storia divenne famosa grazie al racconto del suo incontro con Ulisse nell’ Odissea di Omero. Circe figlia di Elio, dio del sole, e della ninfa Perseide avrebbe ottenuto l’immortalità e i poteri magici dal padre, mentre la voce melodiosa e umana dalla madre.

cingoli_scuola-7-575x1024La fondazione di Cingoli è stata raccontata fin dal Medioevo dagli eruditi del tempo come un’opera di magia. La leggenda narra che fu la maga Circe, abbagliata dalla bellezza del luogo, a realizzare il primo nucleo abitato di quello che in seguito divenne un paesino ricco di meraviglie. Una delle tante leggende raccontate dagli studenti è quella che narra che un tempo regnava in una località nei pressi di Cingoli, San Vittore, una “regina” che era solita fare il bagno nuda in una grande vasca, coram populo, davanti al popolo. I sudditi, sdegnati da questo atto considerato alquanto disonorevole, decisero di lapidarla. Qualcuno sostiene che di notte, si possono ancora sentire i rumori del suo telaio d’oro e il suo canto. Inoltre possono apparire nella vasca sette maialetti accompagnati dalla matrana (scrofa) che nessuno è mai riuscito a catturare. Il riferimento alla regina e ai maiali ci potrebbe far pensare ad un collegamento con la maga Circe.
Tante altre leggende legano la figura di Circe a Cingoli , inoltre Cingoli ha un legame con la maga Circe perché, come dice il detto: “non è ancora notte a Cingoli” è il primo paese ad essere illuminato al mattino e l’ultimo ad essere oscurato alla sera, in quanto Circe è figlia di Elios, il re Sole. Cingoli, infatti, è situato sulla cima del monte Circe e deriva dal latino Cingulum che significa “cintura”, è per questo che a Cingoli molti monumenti riportano alla figura di un cerchio o a delle mura circolari. “Circe” infatti deriva dal greco e vuol dire “cerchio”.

cingoli_scuola-1-1024x575La seconda parte della ricerca di studenti e studentesse ha riguardato l’ uso magico delle piante del territorio cingolano. Dopo una spiegazione sulle pozioni magiche che, altro non sono che un preparato erboristico naturale ottenuto e applicato con metodi empirici accompagnato da un rituale. Infatti perché una pozione possa definirsi magica occorre che ad essa venga applicata una determinata procedura o ritualità magica (detta «incantamento»). La pozione e il rito dell’incantamento costituiscono quello che viene definito un «incantesimo». Anche la raccolta delle erbe è una fase importante nella preparazione delle pozioni magiche. Sbagliare la specie, la modalità o il periodo di raccolta può compromettere l’efficacia complessiva di una pozione. Ogni erba ha una sua proprietà magica e un suo preciso «tempo balsamico, un periodo entro il quale la quantità e la qualità dei principi attivi e la concentrazione dell’energia magica sono massimi.
cingoli_scuola-3-575x1024Molti sono i modi per estrarre queste sostanze dalle erbe e renderle attive infusi, decotti, elisir o distillati da bere oppure in creme e unguenti da spalmare sul corpo. Diverse sono state le piante raccolte e fatte essiccare dagli studenti e dalle studentesse insieme alla professoressa Katia Bartolelli e delle quali sono state preparate delle schede con la loro storia, le loro proprietà e i loro usi magici: l’Alloro,l’Artemisia, l’Edera, l’Elicriso, il Ginepro, l’ Iperico, la Malva, la Menta, il Nocciolo, l’Origano, la Ruta, il Sambuco.
Certamente non poteva mancare il Tasso, pianta simbolo di Cingoli e rappresentata sul suo stemma, la cui magia è in grado di allontanare tutto ciò che è male: spiriti maligni, epidemie e avversità, i cui fumi, se respirati, favoriscono sogni e visioni.
Questa pianta anche definita “albero dell’eternità” per la sua longevità. era considerato dai sacerdoti Druidi un albero sacro, un simbolo di immortalità per la sua longevità e resilienza. Ma il tasso è anche chiamato di “albero della morte” poiché tutte le parti della pianta sono tossiche per la presenza della tassina, un potente alcaloide cardioattivo. Queste e tante altre curiosità nel libro che si trova custodito nella biblioteca Ascariana di Cingoli.

cingoli_scuola-2-1024x575Nell’ambito dei tre giorni di Marcheinstorie gli studenti del Liceo “Leopardi” di Cingoli hanno vissuto un pomeriggio da protagonisti, seduti al tavolo da veri e propri relatori per presentare il libro da loro scritto e curato, risultato di una approfondito lavoro e studio estivo, “Potentibus Erbis .Circe pei boschi di Cingoli. Erbe, pozioni, incantamenti”.

«Il progetto –  ha riferito l’ assessore alla Cultura  Martina Coppari – nato dopo l’invito del Direttore della Biblioteca Ascariana Luca Pernici a partecipare all’ evento di Marcheinstorie, è stato subito accolto con grande entusiasmo sia dalla professoressa Elena Schiavoni che dai suoi studenti e studentesse. Questo mi ha fatto molto piacere e spero sia l’ inizio di una partecipazione costante del Liceo “Leopardi” a questo evento annuale». Anche il dottore Luca Pernici ha apprezzato molto il lavoro degli studenti e il loro interesse per l’ argomento trattato.
«E stata un’occasione non solo per avvicinare i ragazzi e le ragazze alla ricerca in biblioteca, all’ uso consapevole delle fonti cartacee ed on line, ma anche per appassionarli al loro territorio sia dal punto storico che dal punto di vista botanico». Queste le parole della loro insegnante che li ha incontrati durante l’estate e seguiti nella realizzazione del lavoro.

cingoli_scuola-4-1024x575La dirigente scolastica  Angela Fiorillo, piacevolmente sorprese dell’ottima riuscita dello studio, ha sottolineato che queste iniziative sono fondamentali dal punto di vista didattico per sviluppare competenze perché mettono gli alunni e le alunne di fronte a sfide, a situazioni che sono per loro elementi di sollecitazione a dare il meglio di sé.

La classe 2AB è composta da Marta Albanesi, Irene Baioni, Elia Biagini, Elena Calvelli, Noemi Cocilova, Gaia Di Dominicis, Aurora Fugante, Sara Gigli, Mattia Lacchè, Marika Montesi Montenegrini, Federico Mosca, Eva Nocelli Marika Palmioli, Cristian Pesaresi, Mattia Santori, Lola Tittarelli, Viola Valentini Viola e Vanessa Vescovo.

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