“Il pensiero in mostra”,
la classe si è aperta alla “complessità”

“Il pensiero in mostra”,
la classe si è aperta alla “complessità”

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MACERATA – Agli studenti e studentesse della 4°B del “Matteo Ricci” conferito un premio speciale dalla Società filosofica italiana

 

I.I.S-Studenti-Matteo-Ricci

Gli studenti della 4°B “Matteo Ricci”

Pensare è un atto interiore e insieme politico, nel senso più nobile del termine. Lo hanno capito bene gli studenti e le studentesse della classe 4°B del liceo delle scienze umane Iis “Matteo Ricci” di Macerata, guidati dalla dirigente scolastica Rita Emiliozzi, ai quali è stato riconosciuto il premio speciale “Il pensiero in mostra”, conferito dalla Società filosofica italiana nell’ambito del XLI Congresso nazionale “Etica, economia, ecologia”.

Il premio, assegnato dal presidente nazionale della Sfi Emidio Spinelli e dalla vicepresidente Bianca Maria Ventura durante la giornata conclusiva dei lavori che si sono tenuti alla Facoltà di economia “Giorgio Fuà” di Ancona, riporta la seguente motivazione: «per essersi efficacemente aperta al tema della “complessità”, per averla saputa ricondurre, con competenza e rigore metodologico, a quello dell’educazione e al suo concorrere alla realizzazione dell’umano».

Premio-Il-pensiero-in-mostra

Immagine del premio

La classe, infatti, a conclusione di un percorso didattico di ricerca-azione promosso dalla Sfi di Ancona e intitolato “Filosofia e altri saperi. Aperture ed esercizi di dialogo”, ha realizzato un poster didattico contenente un manifesto per l’educazione del futuro, composto da 14 articoli pensati e redatti dagli studenti e delle studentesse stesse. Il poster è rimasto in mostra a palazzo Battiferri di Urbino nei giorni 20 e 21 aprile. Inoltre, a corredo dell’attività, hanno anche scritto e pubblicato un e-book di riflessioni filosofiche sul tema dell’educazione, intitolato “Tra complessità e cura. Imparare e insegnare a vivere”.

«Alla classe vanno i nostri più sinceri complimenti – ha affermato la dirigente scolastica Rita Emiliozzi – e un vivo ringraziamento per aver testimoniato di fronte a tutti, e per di più in un contesto così prestigioso e di rilevanza nazionale, il significato profondo della missione educativa della nostra scuola».

«Sono fiero delle mie studentesse e dei miei studenti – ha dichiarato il professore Paolo Giordani, docente di filosofia della classe – e della relazione educativa che insieme abbiamo costruito: guardare queste ragazze e ragazzi mentre costruiscono il proprio progetto di vita e diventano persone meravigliose, mature e consapevoli, dà senso al nostro mestiere e infonde fiducia nel futuro, di cui tanto abbiamo bisogno».



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