All’Ipsia di Corridonia, l’Avis comunale ha organizzato un incontro con i ragazzi e le ragazze del quarto e quinto superiore per sensibilizzarli al gesto della donazione di sangue.
L’evento è iniziato con la visione di un breve filmato che tratta della nascita dell’associazione e della sua utilità a livello sociale (https://youtu.be/tlvlTmH9YDc). Poi, fulcro della giornata, sono state le ricche testimonianze proposte da alcuni sostenitori dell’Avis: Gianluigi Cafarella (membro del direttivo), Umberto Spalletti (tecnico informatico) e Gioele Giachè (25enne di Corridonia e studente Unicam che sta ultimando la laurea magistrale in Computer Science), che con le loro esperienze hanno sottolineato quanto possa essere importante donare.
A dare un taglio più professionale all’incontro è GianRenato Riccioni, ex dottore specializzato in anestesia e rianimazione, che con le sue infinite esperienze sia in territorio africano che al pronto soccorso, ha conquistato l’attenzione dei ragazzi. L’ultimo a prendere la parola è stato Giovanni Vallesi, un dirigente dell’Avis Tolentino, il quale ha parlato della “donazione in pratica”, con curiose similitudini ha concretizzato e spiegato con chiarezza quanto sia semplice donare e quanto sia importante il fare propaganda Avis. L’incontro si è concluso con le risposte ad alcune domande poste dai ragazzi e dalle ragazze.
Nel pubblico erano presenti in particolare Roberta Rosini, vicepresidente dell’Avis Corridonia, e Maria Letizia Spalletti, moglie del dottor Gian Renato Riccioni ed ex professoressa di matematica dell’Ipsia. «Si ringraziano i soci e il direttivo Avis – conclude la nota dell’istituto -, capitanato dal presidente Giovanni Fortuna, per l’importante lavoro che stanno svolgendo a livello sociale, il dirigente Francesco Giacchetta, per la disponibilità dimostrata ad ospitare l’incontro, il professore Vincenzo Carpineti, referente del progetto, gli ospiti, per le loro meravigliose testimonianze, e soprattutto i ragazzi e le ragazze, per l’interesse dimostrato».