L’emergenza pandemica non ha permesso di celebrare i 150 anni della nascita di una donna marchigiana che tutto il mondo riconosce come modello di innovazione educativa: Maria Montessori, nata a Chiaravalle il 31 agosto del 1870. All’IIS “Matteo Ricci” di Macerata, che da più di un secolo forma maestre e maestri, tuttavia un anniversario del genere non poteva di certo trascorrere senza un’adeguata celebrazione. Per questo, grazie all’impulso della dirigente scolastica Rita Emiliozzi e all’impegno delle professoresse Concetta Foderà e Roberta Eugeni, nell’Auditorium dell’Istituto si sono tenuti due incontri di altissimo profilo per approfondire le tematiche della scuola montessoriana, rivolti alle classi quinte del Liceo delle Scienze Umane.
Il primo, effettuato martedì 8 marzo, è stato tenuto dalla professoressa Mariangela Scarpini, maestra montessoriana e ricercatrice dell’Università di Modena e Reggio Emilia; mentre il secondo, lunedì 28 marzo, ha visto come relatrice la professoressa Rita Scocchera, membro del Consiglio direttivo dell’Opera nazionale Montessori e vicepresidente della Fondazione Chiaravalle Montessori. Entrambe le lezioni sono state seguite con grande partecipazione e interesse dagli studenti e dalle studentesse, che hanno potuto così ricevere spunti e stimoli per i lavori che essi stanno realizzando sia in preparazione agli imminenti Esami di Stato, sia per partecipare al Premio Lions Montessori, indetto dai club Recanati – Loreto, Macerata Host e Macerata Sferisterio. A completamento delle attività è anche prevista una visita alla Casa Montessori a Chiaravalle. Presenti il dirigente dell’Ambito Territoriale di Macerata Roberto Vespasiani, Carla Sagretti, Agata Turchetti, Giovanni Giri, il dirigente scolastico Moreno Trubbiani e l’insegnante Clara Marcolini. «Maria Montessori, nostra conterranea, è conosciuta in tutto il mondo per il suo metodo – affermano i docenti di Scienze umane del Liceo “Matteo Ricci” – e forse solo oggi, a distanza di 150 anni si apprezzano i suoi principi. I nostri studenti stanno approfondendo con interesse l’idea di educazione come aiuto alla vita, con l’intento di scoprire anche elementi meno noti del pensiero montessoriano».
Ma che bello! Bravi e brave! Stimo e conosco profondamente le qualità dell’amica Rita Scocchera per esserne stata collegata e per aver frequentato e collaborato con suo padre il grande Augusto Scocchera, motessoriano d’eccezione.