sabato, Luglio 27, 2024

Un preside tra i banchi di scuola
«Il mio lavoro mi piace
ma avrei voluto fare l’infermiere»

RECANATI – L’intervista degli alunni e delle alunne della classe quinta A della scuola primaria “Lorenzo Lotto” a Ermanno Bracalente

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Il dirigente scolastico dell’Istituto comprensivo “B. Gigli” Ermanno Bracalente ha messo da parte per una mattinata i suoi numerosi impegni per sedersi tra i banchi della classe quinta A della scuola primaria “Lorenzo Lotto”, tra i suoi giovami studenti e studentesse. Gli alunni e le alunne lo hanno intervistato ed egli si è messo in gioco, rispondendo con sincerità anche alle domande più “curiose”.
Tale attività è stata svolta nell’ambito di un laboratorio sulla cronaca giornalistica, guidato dall’esperta Alessandra Pierini.

Da quanti anni è dirigente e quali istituti ha retto prima di questo?
«Sono diventato dirigente nove anni fa e ho diretto l’Istituto Fermi di Macerata, l’Istituto Comprensivo “Leopardi” di Potenza Picena e infine il nostro istituto».

Prima di diventare preside, quale professione svolgeva?
«Sono stato per diversi anni professore di matematica all’Itis “E. Mattei” di Recanati. Ma da giovane ho svolto anche altri lavori, come il cameriere e il bracciante agricolo».

ermanno_bracalente_recanati-2-1024x768Se non fosse entrato nel mondo della scuola, quale altra professione avrebbe voluto intraprendere?
«Mi sarebbe piaciuto molto diventare infermiere professionale. Ma, nel corso dei miei studi, ad un certo punto è nata in me una forte passione verso la matematica, e da questa passione ha avuto inizio il mio percorso professionale nella scuola».

Cosa l’ha spinta a fare il concorso da dirigente?
«Quando ero insegnante, avevo un dirigente con cui non andavo particolarmente d’accordo. Non approvavo le sue scelte e cercavo di capire cosa avrei fatto io al suo posto. Da lì è iniziato il mio interesse verso questo ruolo. Così ho fatto il concorso. Oggi, però, con l’esperienza, guardo diversamente l’operato del mio dirigente e ne capisco alcune scelte».

Quali sono gli aspetti negativi della sua professione?
«Sicuramente il carico di responsabilità e le numerose ore di lavoro. Il dirigente non ha un orario fisso, a volte deve trattenersi a scuola fino a tardi o lavorare nel fine settimana. Inoltre si fanno poche ferie e quando è possibile; ad esempio d’estate, quando la scuola è chiusa, un preside ha tanto lavoro da fare per chiudere l’anno scolastico precedente e aprire il successivo. Quindi d’estate le ferie sono escluse».

ermanno_bracalente_recanati-5-1024x768Quali sono, invece, gli aspetti positivi?
«Gli aspetti più belli sono la possibilità di conoscere tante persone e di stare a contatto con i giovani».

È soddisfatto del suo lavoro e ha qualche prospettiva futura per il nostro istituto?
«Sono soddisfatto del lavoro svolto negli altri istituti, ma meno per il nostro. Questo perché, negli ultimi anni, mi è stata affidata la reggenza di altri istituti e ora sto facendo il presidente di commissione al concorso per insegnanti; queste attività aggiuntive mi tolgono tempo da dedicare alle nostre scuole. Il mio proposito per il prossimo anno è infatti quello di non accettare altri incarichi e di dedicarmi completamente all’Istituto “Gigli”».

Ci racconti un episodio rilevante della sua professione.
«Ve ne dirò uno negativo e uno positivo. Il negativo è successo nell’Istituto di Macerata, valutato non agibile nei giorni del terremoto; i ladri una notte hanno approfittato della situazione e hanno rubato tutto il materiale informatico della scuola. Io, alle prime armi, ho sentito tanto il carico di questa responsabilità, fino ad avere dei disturbi di salute. Dei momenti che invece ricordo con molto piacere sono le feste di fine anno alle quali partecipavano alunni e genitori: occasioni di incontro cariche di allegria e serenità».

Qual è stata la sua difficoltà maggiore in questi anni caratterizzati dal Covid?
«Le maggiori difficoltà sono state la difficile comunicazione con le famiglie e la gestione delle quarantene, nella quale sono stati commessi purtroppo alcuni errori».

WhatsApp-Image-2022-03-29-at-21.59.12-1024x577Veniamo a qualcosa di più leggero. Ci dica il suoi cibo preferito, il suo animale preferito, lo sport che predilige e il colore che le piace di più.
«Mi piace mangiare, in particolare la pizza ai quattro formaggi. I miei animali preferiti sono i gatti e ne ho tre, che da randagi, hanno iniziato a frequentare la mia casa e sono diventati domestici. Essendo il gatto un animale molto indipendente, è compatibile con le poche ore che trascorro a casa. Lo sport che prediligo è il ciclismo, che praticavo anche partecipando a delle gare; i colori che mi piacciono di più sono il verde e il giallo».

La ringraziamo per averci dedicato parte del suo tempo prezioso
«Io ringrazio voi per questa bella esperienza e vi chiedo di chiamarmi per partecipare ai vostri prossimi progetti. Per un dirigente è sempre bello poter stare con i propri alunni».

Autori: Emma Accardo, Maria Andrushchack, Edoardo Annibale, Bianca Apolloni, Irene Bara, Diego Biagiola, Siria Borriello, Davide Casagrande, Asia Cerreti, Veronica Di Giovanni, Margherita Galassi, Andrii Haladchuck, Giuseppe Iarba, Artem Kovtoniuk, Melina Kurti, Martina Maccaroni, Pietro Marconi, Riccardo Obadon, Riccardo Panichelli, Riccardo Piccinini, Tomas Pirro, Mirko Poeta, Nikol Spahiu, Diego Tomassoni.

Insegnanti: Loretta Babbini, Barbara Vignoni e Annalisa Villardi

 

Alessandra Pierini
Alessandra Pierini
mamma di Riccardo ed Angelo e esperta di parole. La sua penna è una bacchetta magica, per questo il suo soprannome è “Stilo”. Trasforma l’attualità di Macerata e provincia in articoli e racconti avvincenti.

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