Non solo arte al Liceo Artistico, ma anche laboratori scientifici con degli ospiti d’eccezione: Lallo, il serpente finto corallo e l’insetto stecco.
Studenti e studentesse del liceo artistico “Cantalamessa” di Macerata hanno potuto seguire alcune lezioni particolari relative al mondo scientifico, grazie alla collaborazione con l’Università degli Studi di Camerino.
«Si è trattato di una serie di interventi – si legge in una nota della scuola – strutturati nel progetto “Laboratorio itinerante”, organizzato dalla professoressa Francesca Pietroni coordinatrice del dipartimento di Scienze e realizzato in concreto grazie al preziosissimo intervento di Alessandro Blasetti, responsabile del Polo museale di Camerino».
Il Museo delle Scienze di Camerino è ancora chiuso dopo il terremoto, ma Alessandro Blasetti ha proseguito le attività educative del museo stesso interagendo con le scuole e continuando così il suo importante servizio culturale e sociale.
Al liceo artistico “Cantalamessa” in particolare sono state svolte diverse attività, calate nel contesto della didattica e modulate secondo le diverse fasce di età.
Nelle classi terze e quarte ad esempio le lezioni hanno toccato l’argomento della luce, guidando gli studenti alla scoperta delle onde elettromagnetiche e delle loro applicazioni. Ciò è stato realizzato utilizzando lo strumento chiamato “ascoltaluce”, in grado di trasformare in suoni le onde che i nostri occhi non riescono a vedere, e proponendo dimostrazioni sull’uso di tali onde nei vari campi, dalla telefonia, alla medicina, alla natura e mostrando la loro pericolosità e la loro utilità.
Altri esperimenti hanno riguardato la scomposizione della luce solare nei sette colori attraverso un prisma; poi il tema dell’energia rinnovabile attraverso l’utilizzo della luce solare per la produzione di energia elettrica, sfruttando pannelli fotovoltaici in miniatura e celle elettrolitiche per la produzione di idrogeno.
Nelle classi seconde si è trattato il tema dell’evoluzione e dell’adattamento in natura, a partire da Darwin fino ai nostri giorni, con alcuni cenni di genetica. Sono state proiettate anche slide e filmati di supporto e in tutte le classi Alessandro Blasetti ha portato degli animali vivi che hanno evidenziato il significato dei colori in natura: Lallo, il serpente finto corallo, e l’insetto stecco. Per i suoi colori il serpente è un esempio di applicazione delle onde infrarosse in natura e di adattamento all’ambiente. L’insetto stecco è servito come esempio di adattamento per sfuggire ai predatori che lo confondono per un rametto.
«Gli studenti e le studentesse – conclude la scuola – sono rimasti molto affascinati dal contatto diretto con animali insoliti, ma hanno anche commentato positivamente l’iniziativa, sottolineando come Alessandro Blasetti sia stato molto coinvolgente nelle spiegazioni. Interessanti sono stati inoltre i filmati degli esperimenti sulle scimmie, che dimostrano il loro grado di intelligenza e la loro vicinanza agli esseri umani.
Attraverso questa iniziativa i ragazzi e le ragazze hanno potuto vedere l’applicazione pratica delle teorie scientifiche studiate e di capirne l’utilità nella vita quotidiana; infine, come spesso accade, le sperimentazioni effettuate, per quanto semplici, hanno senz’altro consentito loro di comprendere meglio gli argomenti spiegati in classe».