Una buonissima notizia per il liceo Leopardi di Macerata che segna la ripresa di un percorso di internazionalizzazione intrapreso nell’ambito del Programma Erasmus+.
L’Agenzia Nazionale Indire, responsabile a livello operativo nel settore scuola, ha comunicato l’ammissione a finanziamento della proposta “Crossing Roots & Crossing Cultures” presentata dall’Istituto a maggio.
L’ambizioso progetto coinvolgerà 29 allievi e allieve del IV anno del Liceo Classico, Linguistico e Scienze Umane per la realizzazione di un periodo di studio all’estero di 3/6 mesi in Irlanda, Francia, Germania, Olanda e Spagna.
Al fine di garantire adeguato supporto nella fase iniziale di inserimento all’estero, si prevede la presenza di docenti accompagnatori che svolgeranno anche delle visite preparatorie al fine di garantire la personalizzazione del percorso e la qualità della mobilità.
Il progetto, di cui il liceo Leopardi è capofila, è coordinato dalla professoressa Maria Luisa Violini, coadiuvata da altri colleghi di tutte le discipline della scuola ed intende sviluppare competenze di internazionalizzazione anche dei docenti dell’istituto con un percorso di formazione a cura del professore olandese Rinke Van der Valle, esperto in processi di internazionalizzazione per l’Agenzia Nazionale Erasmus+.
«Avremo il piacere di ospitare il professore Rinke Van der Valle nel mese di aprile – dichiara la dirigente Annamaria Marcantonelli – e ci attendiamo risultati elevati da questa esperienza, riguardo a bisogni ed obiettivi individuati, quali maggiore accesso alla mobilità per studenti con minori opportunità; sviluppo nei discenti e docenti di competenze comunicativo-linguistiche, culturali, digitali e di cittadinanza europea; rafforzamento della motivazione e valorizzazione degli apprendimenti attraverso un percorso certificato, riconosciuto e validato; maggiore conoscenza dei Goals 2030 e delle strategie, priorità ed opportunità offerte dall’UE; acquisizione di esperienze di mobilità sempre più qualitative da trasferire, nella realtà locale, culturale e professionale: scuole, famiglie e stakeholders; potenziamento dell’azione sinergica del progetto con altre iniziative (nazionali, europee) per favorire la creazione di una rete stabile, la realizzazione di progetti futuri di successo e l’istituzionalizzazione della mobilità ed infine migliore capacità di innescare cambiamenti verso la modernizzazione e internazionalizzazione del sistema scolastico. Evidente che non tutto sarà raggiunto in maniera perfetta, ma partecipare a questi progetti di crescita è fondamentale per i nostri studenti e per i nostri docenti»
Sono molteplici, dunque, gli obiettivi che si intendono perseguire e raggiungere: integrare stabilmente esperienze di mobilità di lungo periodo nei percorsi di studio, renderle più inclusive (favorendo l’accesso a discenti con minori opportunità), più verdi e più digitali attraverso la produzione di output (storytelling, app, blog) che raccontino le buone pratiche sperimentate da discenti e docenti; valorizzare l’esperienza all’estero tramite strumenti di certificazione degli apprendimenti concretamente spendibili e trasparenti (Learning Agreement, Europass e-Portfolio ed Europass Mobilty); incoraggiare lo sviluppo del potenziale intellettuale, sociale e creativo dei discenti, rimotivandoli e valorizzandoli, contrastando così gli insuccessi scolastici.
Crossing Roots & Crossing Cultures risponde ai bisogni espressi dall’istituto poiché attua quanto stabilito nelle aree di miglioramento del Rapporto di Autovalutazione.
Il gruppo di lavoro si è già allertato, con l’ausilio e l’orientamento della dottoressa Laura Bulgari, esperta di progetti europei e già diverse a volte a fianco e promotrice di esperienze analoghe del nostro istituto.