domenica, Novembre 17, 2024

Caccia al tesoro all’Abbadia di Fiastra
tra barbagianni, ghiandaie e scoiattoli

SCUOLA - Sofia Serafini ed Eleonora Galassi, studentesse della 1F del liceo scientifico "Galilei" di Macerata raccontano l'escursione fatta durante il Progetto Accoglienza

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L’uscita all’abbadia di Fiastra

E’ ormai giunto al termine il progetto Accoglienza del liceo scientifico “Galilei” di Macerata. Tra le attività previste c’è stata una escursione all’abbadia di Fiastra con tanto di caccia al tesoro finale. Sono le studentesse Sofia Serafini ed Eleonora Galassi della 1F a raccontare l’esperienza vissuta.

di Sofia Serafini ed Eleonora Galassi

Nella prime settimane di scuola le classi prime hanno svolto diverse attività, facenti parte del progetto accoglienza. Una di queste è stata l’uscita didattica all’Abbadia di Fiastra, che per noi della 1F si è svolta Il 30 settembre. Per riportare questa esperienza abbiamo deciso di illustrare le foto che abbiamo scattato nel corso della mattinata.
Ci siamo ritrovati alle 8 ai giardini Diaz, dove ci aspettavano le professoresse Giuseppina Capodaglio e Simona Capradossi. Dopo una mezz’ora di viaggio siamo arrivati alla riserva naturale dell’Abbadia di Fiastra dove ci hanno accolto due guide turistiche del luogo; così da accompagnarci nel corso della nostra uscita didattica. Durante la mattinata le guide ci hanno illustrato le caratteristiche del territorio, degli animali e delle piante che abitano la riserva, e curiosità varie sulla storia dell’Abbadia. Per esempio il fatto che la Riserva Naturale Abbadia di Fiastra, istituita nel 1984, comprende 1825 ettari di terreni che circondano l’Abbazia di Chiaravalle di Fiastra che ancora mostrano le tracce della lunga presenza e del lavoro dei monaci.

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Nel corso dell’uscita abbiamo potuto constatare, tramite i racconti delle guide e l’uso dei 5 sensi, la presenza di molti animali nella riserva. Il primo incontro che abbiamo fatto è stato con uno scoiattolo, e successivamente, mediante l’uso di un’applicazione nello smartphone (BirdNET), siamo riusciti ad identificare il verso di una ghiandaia e di un barbagianni. Infine abbiamo potuto toccare con mano un punteruolo rosso, un parassita che deposita le sue uova all’interno delle palme, che diventano la principale fonte di nutrimento delle larve.

Abbiamo potuto anche osservare, dal punto di vista della vegetazione  funghi, cerri, galle, pungitopo (ruscus aculeatus), finocchi e asparagi selvatici (asparagus acutifolius), querce e cipressi. Inoltre nella strada per tornare all’Abbazia, abbiamo percorso il “Viale dei gelsi”, piante che costituiscono il principale nutrimento dei bachi da seta.

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Abbiamo concluso quest’uscita didattica con una caccia al tesoro. I professori hanno diviso la classe in 3 gruppi, a ognuno dei quali è stato assegnato un colore, e seguendo degli indizi siamo riusciti a trovare il tesoro nascosto. Successivamente ai vincitori è stata regalata una penna.

L’uscita, oltre ad averci regalato l’opportunità di togliere la mascherina e muoverci all’aria aperta, è stata una bellissima esperienza per conoscere la natura e il mondo che ci circonda

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