Studenti e alle studentesse dell’istituto comprensivo “V. Monti” che all’esame di stato dell’anno scolastico 2019/20 hanno conseguito una votazione di 10/10 hanno ricevuto i premi intitolati a Sara Di Castri, giovane pollentina deceduta nel 2017. La consegna sabato nella sede della Fondazione Marinozzi e Olivieri di Pollenza. Alla cerimonia erano presenti la preside Catia Scattolini, la vice preside Michela Rossetti e la mamma di Sara, Alberta Zamboni.
Nel luglio 2017 la 19enne di Pollenza Sara Di Castri lasciava prematuramente questo mondo. Dal 2018 i genitori Emanuele Di Castri e Alberta Zamboni hanno istituito un premio in suo ricordo da consegnare al termine di ogni anno scolastico agli alunni più meritevoli della scuola “V. Monti” di Pollenza: il Premio Sara Di Castri.
I giovani vincitori e le giovani vincitrici sono Matilde Menchi3A, Gemma Settimi 3A, Giovanni Ramadori 3B, Lorenzo Nacciariti 3C, Lucia 3C Pagnanelli . La Pagella d’Oro, ossia quella che nello stesso anno ha ottenuto la media più alta fra tutte le classi I e II dell’Istituto, è stata consegnata a Chiara Antongirolami 3A.
I ragazzi ora frequentano tutti il liceo scientifico di Macerata, ad eccezione di Gemma Settimi, che frequenta il liceo classico, e di Chiara Antongirolami, che è impegnata con gli esami di scuola media.
Una bella emozione per tutti, unita al ricordo della cara Sara.
«Nel 2017 Sara ci ha lasciato, ma vive ancora nel cuore di tutti coloro che la conobbero e l’amarono – dice commossa la maestra Elisabetta – la famiglia, gli amici, i compagni di scuola dei vari ordini da lei frequentati; e di tutti gli insegnanti che ebbero la gioia di averla come alunna. Era una giovane ragazza di 19 anni, pollentina di adozione, solare e gentile, piena di vita e di interessi culturali e sportivi. Si dedicava con successo anche agli sport all’aria aperta, le piaceva andare a cavallo. Suonava il pianoforte e prestava la sua opera di musicista nella parrocchia di Rambona. Le piaceva aiutare gli altri, frequentava gli amici e donava un sorriso a tutti. Era riuscita ad entrare in aeronautica, seguendo la strada del papà Emanuele, dimostrando a se stessa ed agli altri che con la buona volontà e tanto ottimismo, si possono ottenere risultati strabilianti».