L’articolo è frutto di un lavoro di un gruppo di studenti e studentesse del corso Metodi e tecniche di analisi dello sviluppo umano, condotto dalla Prof.ssa Paola Nicolini, che si sta occupando di temi connessi alla Giustizia Riparativa all’interno del percorso magistrale in Scienze filosofiche all’Università di Macerata.
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di Alessandro Maranesi in collaborazione con Maia Barilari, Alessia Ciarrocchi, Valeria De Paola, Ilaria Medei
Eccoci giunti al nostro terzo appuntamento di “Chi lavora nello spettacolo, lavora”.
In questo articolo, care bambine e cari bambini, avrete l’occasione di incontrare due artiste, Marta Porrà e Melissa Galosi: speriamo che le loro storie siano musica per le vostre orecchie! Eh sì, entrambe, infatti, lavorano proprio nel campo della musica.
Marta di Montecosaro si è dedicata fin da piccola al canto, riuscendo a trasformare questa sua passione nel lavoro che ad oggi le dà tanta soddisfazione: la sua storia ci fa capire quanto l’Arte sia importante, costituendo la colonna sonora delle nostre vite.
Melissa di Fermo, invece, è una pianista professionista che lavora con i bambini e le bambine come voi. Questo periodo non è stato facile nemmeno per lei, costringendola a proseguire le sue lezioni a distanza: con la sua testimonianza, Melissa ci mostra come l’Arte si nutra di relazione e di contatti umani diretti.
Ascoltiamo ora le loro voci!
«Sono Marta Porrà, una cantante, un’attrice e performer marchigiana. Sapete cosa fa una performer? Facendo questo lavoro io ho l’occasione di cantare durante eventi unici, come ad esempio le sfilate di moda in cui canto mentre sfilo in passerella. Ho iniziato a cantare all’età di 8 anni e, da quando ne ho 17, questo è diventato un vero hobby/lavoro. Lo chiamo così perché cantare per me è un divertimento, come se fosse un hobby, ma mi permette di guadagnare come un lavoro. Cosa dire di questo ultimo anno? Il lavoro è calato del 90%: mi lascio quel 10% perché, alla fine, la scorsa estate ho lavorato un pochino grazie ai matrimoni e a qualche spettacolo, ma non è assolutamente un anno da ricordare.
Al governo non mi sento di suggerire niente e nemmeno di discutere su ciò che è stato fatto e sta facendo, ma vorrei ricordare che l’Arte è ciò che più di ogni altra cosa permette di rimanere vivi dentro, anche quando tutto sembra andare a rotoli. Senza musica, teatro, danza o qualsiasi altra espressione artistica saremmo solo dei robot. L’Arte è il nostro nutrimento, in tutti i sensi, e senza non si sopravvive. A voi bambine e bambini dico: cercate di trovare la vostra passione, qualsiasi essa sia. Sono le passioni che ci permettono di essere sempre grintosi verso la vita e che ci fanno ritrovare il sorriso quando qualcosa va storto. Io ho trovato la mia passione a 8 anni e mi ci sono letteralmente tuffata dentro, ancora oggi è il mio rifugio. Non abbiate mai paura di sognare in grande e di lottare per quello che vi rende felici».
«Sono Melissa Galosi, pianista laureata al conservatorio di Fermo. Insegno pianoforte per tutte le fasce d’età e propedeutica musicale a bambini e bambine da 0 a 6 anni. Il mio lavoro artistico procede online attraverso la pubblicazione digitale, ma il contatto con il pubblico mi manca moltissimo. Da insegnante posso dire di essere stata fortunata a poter continuare ad insegnare online: l’apprendimento dei miei allievi e delle mie allieve continua a crescere, ma ognuno di loro mi manca terribilmente. Da parte mia cerco di fare il possibile per rendere le lezioni piacevoli e divertenti, anche attraverso ascolti e fiabe musicali per i più piccini e le più piccine. Riguardo al futuro, spero che la mancanza di arte di questo periodo e il vuoto che ne consegue porti il governo ad investire molto di più in campo artistico. A voi bambini e bambine mi sento di augurare di poter tornare a giocare all’aperto e in compagnia e, mi raccomando, lasciate libera la vostra fantasia».