«Abbiamo piantumato una ventina di specie vegetali autoctone (Agazzino, Biancospino, Tamerice, Leccio, Corbezzolo). Al rientro in presenza dei ragazzi e delle ragazze, poi, si proseguirà con la messa a dimora di altre piante e la sistemazione di alcuni rifugi/nidi per la fauna: tre cassette-nido per uccelli insettivori, due bat-box per pipistrelli e due “bee-hotel” per insetti, cercando di recupere il tempo che il coronavirus ci ha – letteralmente – rubato». David Fiacchini, professore dell’istituto “Da Vinci di Civitanova” racconta così gli ultimi passi, mossi in questi giorni dal progetto “Cluana Urban Nature” che supervisiona. Il progetto è stato avviato nell’ambito dei Pcto – Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento, vede protagonista dallo scorso anno la classe 4^M e procede abbastanza spedito.
L’obiettivo primario lo studio della biodiversità su scala locale (a partire dal giardino della scuola e dai cortili delle abitazioni dei ragazzi e delle ragazze), andando a conoscere – nel contempo – le principali figure professionali che ruotano attorno alla ricerca in ambito naturalistico (studio di flora, fauna e paesaggio) e alla gestione/tutela dell’ambiente in senso lato.
Oltre a lezioni teoriche, incontri con esperti (botanici, zoologi, architetti, ecc.) già svolti e da svolgere, attività pratiche e uscite didattiche realizzate a singhiozzo tra la primavera del 2020 e oggi (a causa delle restrizioni anti-Covid19 e delle conseguenti sospensioni delle attività in presenza), la classe si è impegnata a progettare un mini-percorso alla scoperta della diversità biologica del cortile della scuola, proponendo interventi per “migliorare” il giardino dal punto di vista prettamente naturalistico (piantumazione di una siepe e di alcune specie arboree, collocazione di rifugi per specie animali insettivore, tabellazione del percorso, ecc.).
L’idea progettuale, peraltro, è stata premiata a settembre 2020 nel contest nazionale “Urban Nature”, organizzato dal WWF Italia la classe ha ottenuto il gradino più alto del podio nella sezione riservata alle scuole secondarie superiori e un buono-premio da mille euro. Qui sotto il breve video che riassume l’idea progettuale.
Concordata da tempo con la ditta fornitrice di una parte delle piante, nella mattinata di venerdì 5 marzo si è svolta – purtroppo senza i ragazzi – la piantumazione di una ventina di specie vegetali autoctone (Agazzino, Biancospino, Tamerice, Leccio, Corbezzolo). Al rientro in presenza dei ragazzi e delle ragazze, poi, si proseguirà con la messa a dimora di altre piante e la sistemazione di alcuni rifugi/nidi per la fauna: tre cassette-nido per uccelli insettivori, due bat-box per pipistrelli e due “bee-hotel” per insetti, cercando di recupere il tempo che il coronavirus ci ha – letteralmente – rubato.
È appena il caso di ricordare che piante e rifugi per la fauna sono stati acquistati grazie al buono-premio vinto con il concorso del WWF Italia, mentre tra le storie belle da raccontare c’è anche quella che si “nasconde” tra i pezzi di legno, provenienti da legname certificato FSC ( https://it.fsc.org/it-it ), che hanno dato vita a cassette nido, bat-box e bee-hotel: sono state realizzate dai bravissimi ragazzi della cooperativa sociale “Progetto92” di Trento, che dà lavoro a giovani in condizioni di vulnerabilità.