Balli della tradizione e antichi mestieri
«Com’era il mondo
senza internet e smartphone»

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CIVITANOVA – Alla scuola “Morvillo” di Civitanova l’innovazione convive con la riscoperta del passato

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Mai come quest’anno i bambini e le bambine sono stati chiamati a impiegare le nuove tecnologie nello studio e nello svolgimento dei compiti, così in ogni ordine di scuola sono stati attivate modalità digitali per l’istruzione.
Anche alla Scuola dell’Infanzia “F. Morvillo” di Civitanova Alta i bambini e le bambine stanno imparando, grazie al supporto della L.I.M., la lavagna interattiva multimediale, una prima forma di didattica digitale così da poter essere pronti all’uso quotidiano dei dispositivi all’ingresso della scuola primaria.

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Si pensa anche ai più piccoli, i futuri alunni che dovranno entrare a scuola il prossimo settembre e che hanno visto sfumare la possibilità di vedere la loro futura scuola dal vivo. Le docenti hanno predisposto per loro una stanza virtuale in cui le famiglie potranno entrare il prossimo 11 gennaio per conoscere l’offerta formativa e la realtà scolastica e vedere almeno virtualmente le maestre.
Accanto però a questa forma di istruzione moderna e innovativa, le insegnanti hanno aderito quest’anno a un progetto che sembra già dal titolo, andare contro corrente: “Antichi Mestieri”.
Abbiamo chiesto all’insegnante Marzetti Miriam coinvolta nel progetto, come mai, in un periodo di alto uso di tecnologia, ha aderito a questa iniziativa.

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«Il progetto proposto nel nostro Istituto comprensivo “Sant’Agostino” – spiega Miriam Marzetti – si pone l’obiettivo di diffondere, riscoprire e valorizzare la tradizione culturale popolare del territorio. Alla scuola dell’infanzia avviene attraverso linguaggi musicali, artistici e motori che risultano propri dell’ordine e di facile comprensione per i piccoli alunni; pensiamo che proprio adesso abbiamo bisogno di scoprire come nel passato si riuscisse a superare ogni difficoltà e quanta tenacia avevano i nostri nonni e bisnonni nell’affrontare i duri lavori quotidiani.
I bambini non immaginano una vita senza smartphone, quindi insegnare loro balli e giochi tipici di un’epoca senza internet significa creare stupore e sviluppare la fantasia.

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Nel nostro plesso abbiamo molti progetti innovativi, un esempio è l’inglese con il progetto “Let’s go” che ogni anno è attivato per tutti i bambini. Però ora abbiamo proposto anche un tuffo nel passato. Ogni mestiere viene presentato con immagini, canzoni, balli e video che vedono protagonisti i piccoli alunni e per ognuno si realizzano cartelloni, disegni e attività artistiche con materiali di riciclo, per essere sempre attenti all’ambiente.
Posso dire anche che giochiamo molto, perché i nostri bambini hanno “scoperto” che i loro coetanei dell’epoca amavano correre e divertirsi nonostante la povertà, anzi grazie a giochi come la campana, la corda, l’elastico, la bella lavanderina e molti altri, hanno provato che, senza i dispositivi moderni, si può essere felici e ridere moltissimo»
Così tradizione e innovazione alla Scuola dell’Infanzia “F. Morvillo” convivono nella convinzione che  non c’è futuro senza passato.

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