di Leonardo Luchetti*
Heidi Aelling, è un’artista di origini svizzere, ed ora residente a Recanati. E’ promotrice del progetto “Un sasso per un sorriso”, che consiste nel rappresentare graficamente un’ispirazione o uno stato d’animo, sulla superficie di un ciottolo, per poi diffonderlo nei luoghi pubblici del territorio. Lo scopo principale è quello di suscitare un emozione in chi lo ritrova, e specialmente in un periodo come questo, dove le persone stanno imparando ad apprezzare anche un piccolo gesto, capace di strappare un sorriso e regalare un momento di serenità, il progetto “Un sasso per un sorriso” può rivelarsi davvero utile.
Signora Aelling, come ha avuto questa curiosa idea che è sfociata nel progetto “Un sasso per un sorriso” che troviamo anche nei social?
«Per caso ho visto dei gruppi simili su Facebook che mi hanno colpito subito, e ne ho creato uno per conto mio, data la loro lontananza. Così è nato “Un sasso per un sorriso”, volevo provare anche io quest’emozione di suscitare delle sensazioni emotive a delle persone, che forse in quel momento stavano male. Lo scopo di questa iniziativa sarebbe, non solo di strappare un sorriso a chi trova un sasso, ma anche a noi che li facciamo, il fortunato che lo ha trovato dovrebbe pubblicarne la foto nel nostro gruppo, per darci la soddisfazione di vedere il piacere che ha provato e rassicurarci sul fatto che è stato trovato. Purtroppo la gente spesso non comprende il profondo significato, i membri si demoralizzano e smettono di disegnare. Mi è venuta l’idea di annunciare nel gruppo, una caccia dei sassi, ho portato una quarantina di sassi colorati,e li ho messi sulle panchine, muri e nei incavi degli alberi. E’ stato un successone, in quanto non solo potevo vedere di nascosto i sorrisi delle persone, quando trovavano il sasso, ma finalmente sono arrivate anche delle foto dei sassi trovati nel nostro gruppo.
In più siamo cresciuti con quell’ annuncio diventando più di 400 membri, ma abbiamo bisogno di membri che hanno voglia di creare i sassi per andare avanti con questa iniziativa».
Quali sono i principali soggetti delle vostre opere?
«A me piacciono tanto le coccinelle, le case dei funghi e i fiori. Ma disegno tanti altri soggetti ed anche per questo periodo prossimo al Natale, ho creato dei sassi a tema».
Secondo lei i sassi possono aiutare a combattere lo stress?
«Secondo me sì, perlomeno nel mio caso è così, perché mentre coloro i sassi e li nascondo, mi rilasso molto e mi sento bene. Sarebbero anche una buona terapia per bambini e anziani».
Quali sono le sue passioni?
«Amo scrivere, fare delle sculture piccole di creta, lavorare a maglia con i ferri, ma soprattutto mi piace creare dei sassi».
Sono stati mai organizzati degli eventi a tema?
“Fino adesso ho fatto due volte la caccia ai sassi, e prossimamente farò la terza a Porto Recanati, ma credo che la devo fare di nuovo da sola data la situazione».
*Leonardo Luchetti, studente del liceo scientifico “Galilei” e reporter di Cronache Maceratesi Junior