«Sono felicissima di poter fare teatro anche quest’anno, vivere di teatro ancora dopo tutto quello che sta succedendo e di potermi sentire viva almeno una volta alla settimana. Adoro il laboratorio di pedagogia dell’espressione, ammirare me stessa ed i miei compagni che si esprimono soprattutto perché spesso le emozioni e le parole rimangono implose dentro. E questo è, dunque, nettare per l’anima. Con Fabiana non è solo teatro ma anche filosofia e poesia». Questa la significativa riflessione di Emily Moretti, studentessa del liceo artistico “Cantalamessa” di Macerata, che partecipa da due anni al laboratorio di Pedagogia dell’Espressione.
È partito anche quest’anno con entusiasmo, il laboratorio teatrale incentrato sulla Pedagogia dell’Espressione, al liceo artistico “Cantalamessa” di Macerata, naturalmente nel rispetto delle normative anti-covid. Un progetto che coinvolgerà tutti gli indirizzi e discipline del liceo, poiché si allestirà uno spettacolo che non utilizza solo il linguaggio teatrale ma anche istallazioni multimediali, scultoree, architettoniche, pittoriche, coinvolti anche l’indirizzo metalli e moda per la creazione e la produzione dei costumi di scena. Lo spettacolo aprirà la stagione estiva 2021 all’Anfiteatro Romano di Urbisaglia in occasione dei festeggiamenti danteschi per i 700 anni dalla morte del “sommo poeta”.
Il laboratorio è condotto sempre dalla regista ed educatrice teatrale Fabiana Vivani, insieme alla professoressa di lettere Roserita Calistri. Visto l’aggravarsi della situazione della pandemia, le lezioni potranno proseguire a distanza concentrandosi sul teatro di parola piuttosto che sul teatro corporeo.
«Un progetto arduo ed ambizioso – spiega la regista – visto il terribile momento storico che stiamo vivendo. Per noi è stato rilevante partire in presenza, poiché ho spiegato ai ragazzi la struttura dello spettacolo e come si svilupperà. Di più non svelo. Tengo a sottolineare quanto per me è essenziale la collaborazione con tutti i professori coinvolti. Abbiamo creato una bella, buona e giusta sinergia, soprattutto per trasmettere ai ragazzi, assai motivati, vigore e serenità. Inoltre, vorrei ringraziare l’assessora alla cultura Cristina Arrà di Urbisaglia, per l’intenso e fruttuoso dialogo cui abbiamo dato vita la prima volta che ci siamo incontrate; mi ha suggerito spunti di riflessione importanti che hanno rafforzato la mia visione dello spettacolo.
Con i ragazzi stiamo sviscerando significative tematiche dantesche ed è meraviglioso accompagnarli ad esperire la propria interiorità offrendo loro la libertà e l’intensità di essere. Il viaggio è appena iniziato, nonostante l’Inferno che stiamo attraversando, che Paradiso sia!».
La professoressa Roserita Calistri, aggiunge: «Il lavoro di scrittura del copione nasce da una collaborazione tra la regista, me e la collega di lettere, la professoressa Paola Consolati. Il coinvolgimento in tale attività è per me originale e stimolante poiché potenzia il mio impulso creativo interpretando versi e argomenti di straordinaria profondità ed attualità».