Anche l’IIS “Leonardo Da Vinci” di Civitanova entra nella rete scientifica dei “cacciatori di meteore”. «Alzi la mano chi, da bambino, non ha mai espresso un desiderio nel vedere una stella cadente solcare il cielo – chiede il professor David Fiacchini, del Dipartimento di Scienze naturali -. Bene: uno di questi desideri, oggi, si è materializzato proprio nel nostro liceo, dato che il “Da Vinci” è entrato ufficialmente a far parte della rete del progetto P.R.I.S.M.A. (acronimo che sta per “Prima Rete Italiana per la Sorveglianza sistematica di Meteore e Atmosfera”)». Coordinato dall’Istituto Nazionale di Astrofisica-Osservatorio di Torino e attivo dal 2017, il progetto Prisma fa riferimento ad una rete di camere “all-sky”, automatiche e distribuite sul territorio nazionale, utili per monitorare il cielo notturno e riprendere la scia lasciata da una meteora brillante: la stella cadente, appunto, formata da frammenti di asteroidi o comete che, entrando nell’atmosfera terrestre, si incendiano a causa dell’attrito. Le informazioni raccolte da più camere consentono di determinare le orbite di questi corpi e di delimitare, con un buon grado di approssimazione, le aree dell’eventuale caduta di frammenti così da poterli recuperare per studiarne le principali caratteristiche geo-chimiche.
È di pochi mesi fa il ritrovamento della cosiddetta “meteorite di Capodanno”, caduta nel modenese, i cui frammenti sono stati rinvenuti proprio grazie ai calcoli eseguiti dalla rete Prisma. I dati raccolti in maniera sistematica permettono di perfezionare i modelli di interazione dei “corpi cosmici” con l’atmosfera, che a tutt’oggi presentano ancora molte lacune a causa della mancanza di dati osservativi di qualità. Inoltre, il monitoraggio sistematico del cielo (copertura nuvolosa e attività elettrica) sarà usato anche per la validazione di modelli meteorologici. «La camera all-sky del nostro liceo, acquistata grazie al finanziamento ottenuto dalla scuola per il progetto “S.M.O.A. – Stazione Meteorologica e Osservatorio Astronomico”, è operativa da alcuni giorni ma solo oggi, grazie al lavoro degli assistenti tecnici informatici della scuola, gli infaticabili e insostituibili Sandro Scoponi e Pierluigi Sabbatinelli, siamo riusciti a collegarci con la rete Prisma – ricorda il professor David Fiacchini -. Le immagini in tempo reale possono essere viste selezionando Civitanova nella cartina interattiva riportata nel sito web del progetto . Questa strumentazione permetterà di avviare sin dall’anno scolastico corrente nuove collaborazioni pluriennali con enti di ricerca scientifica (Inaf in primis), organizzando – Covid 19 permettendo – corsi di formazione per docenti e incontri divulgativi per i nostri alunni, arricchendo le proposte di didattica laboratoriale già in essere con il progetto Smoa».