giovedì, Ottobre 10, 2024

Intervista improbabile
a Dante Alighieri
prima del coronavirus

DANTEDI' - Elia Paolantoni della classe 2D ha "parlato" col sommo poeta della Divina Commedia e della sua vita

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Il “Dantedì”, una giornata interamente dedicata al sommo poeta Dante Alighieri celebrata mercoledì 25 marzo, che secondo gli studiosi iniziò il suo viaggio ultraterreno proprio in quel giorno. Il Miur ha incoraggiato insegnanti, alunni ed alunne ad organizzare delle iniziative a riguardo, seppure a distanza e in via digitale, proprio perché in questo periodo il Coronavirus ci tiene tutti a casa. L’Ipsia “F. Corridoni” ha pensato di dare il suo contributo a questo giorno speciale facendo un’improbabile intervista proprio a Dante Alighieri, immaginandolo ancora vivo e presente, e con lui hanno parlato di aspetti della sua vita e delle sue opere più importanti, prima fra tutte la Divina Commedia. L’obiettivo di questo genere di interviste è di affrontare in modo leggero, ma mai superficiale, argomenti che, volenti o nolenti, studenti e studentesse si trovano a dover studiare. Nelle occasioni verranno anche suggerite letture, film, varie ed eventuali. 

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Il sommo poeta Dante Alighieri

di Elia Paolantoni della classe 2D – special guest Dante Alighieri

Prima del coronavirus – sembra ormai passato un secolo – passeggiando per la città di Ravenna, ho incontrato Dante Alighieri e gli ho chiesto se poteva concedermi un’intervista.

Dante Alighieri quando è nato?

«Sono nato a Firenze nel 1265 da una famiglia nobile».

Dante Alighieri è il suo nome di battesimo?

«No, il mio nome di battesimo è Durante, ma siccome è un nome difficile da ricordare mi faccio chiamare Dante».

Cosa può dirci della sua vita: è sposato? Se sì, ha un bel rapporto con sua moglie?

«Sì, sono sposato ma il mio è stato un matrimonio “fatto a tavolino”… la mia famiglia si è accordata con quella di Gemma Donati per farci sposare… ma purtroppo non ho un buon rapporto con lei anzi… litighiamo spesso».

Ha avuto dei figli con Gemma Donati?

«Sì, ho 4 figli».

Le persone dicono che lei è un grande poeta addirittura la definiscono il “Sommo Poeta”!! Quali sono le sue opere più importanti?

«Le mie opere più importanti sono la Divina Commedia e la mia opera giovanile “Vita Nova”… poi come sapete ne ho scritte molte altre!».

Bene vuole parlarci un po’ della Divina Commedia? Come è composta?

«La Divina Commedia è composta da 3 cantiche: l’Inferno, il Purgatorio e il Paradiso. Ognuna è formata da 33 canti, tranne l’inferno che ne conta 34 perché c’è anche l’introduzione. Insomma in totale sono ben 100 canti!».

Come dicevamo lei è nato a Firenze, com’era la situazione politica in quella città? C’erano delle divisioni, giusto?

«Si c’era la divisione tra guelfi e ghibellini».

Lei di quale faceva parte?

«Io facevo parte dei guelfi bianchi. I guelfi erano divisi in due fazioni, bianchi comandati dalla famiglia Cecchi e i neri comandati dalla famiglia Donati».

È vero che nel 1302 è stato esiliato dalla sua città nativa?

«Purtroppo si perché i ghibellini hanno vinto e mi hanno costretto ad andarmene. Hanno minacciato di prendere tutti i miei beni… ho dovuto andarmene altrimenti avrebbero cacciato anche la mia famiglia».

Lei era innamorato di una ragazza, giusto?

«Sì, il suo nome è Beatrice. Il mio non è un amore carnale, ma spirituale. Per me è la Donna Angelicata, l’ho vista per la prima volta in chiesa e non la scorderò mai».

Leggendo la Divina Commedia abbiamo notato che nel racconto lei sviene spesso. Soffre per caso di qualche patologia?

«Sì, soffro di una patologia chiamata narcolessia. Infatti mentre scrivevo la Divina Commedia e non solo mi è capitato spesso di svenire. Questo mi succede quando ho forti emozioni».

Passerà il resto della sua vita qui a Ravenna?

«Sì, resterò qui fino alla mia morte. Infatti se vi dovesse capitare di venire da queste parti, potete visitare la mia tomba… Non che sia un gran divertimento ma mi dicono ci sia un gran via vai di curiosi!».

Grazie per avermi concesso questa intervista, buona giornata.

«Grazie a lei».

Approfondimenti:

I Grandi della Letteratura Italiana – Dante Alighieri – RaiPlay

Dante e La Divina Commedia di Emilia Notarangelo – RAI Scuola

Testimoni del tempo – Lezioni sulla Divina Commedia – Luca Serianni analizza brani dal canto V dell’Inferno

Testimoni del tempo – Lezioni sulla Divina Commedia – Luca Serianni analizza un brano dal canto XXX dell’Inferno

Paolo Di Paolo, Matteo Berton (a cura di), La Divina Commedia, La Nuova Frontiera Junior, 2015

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