di Francesca Marsili
Il mondo non sapeva chi fosse Corona. E Corona, una bambina dai capelli bianchi e dalla pelle color giallo zafferano, venuta da un posto lontano lontano, non sapeva cosa fosse il mondo. Dalla penna di Mauro Mogliani, ed ancor più dalla sua fantasia, nasce “Una bambina di nome Corona”, una favola bizzarra per raccontare ai più piccoli il virus invisibile e sconosciuto. Lo scrittore tolentinate, autore di quattro thriller psicologici di successo, si è divertito in questo periodo di quarantena, ad immaginare e raccontare il Covid-19 ai più piccoli. Il mistero che tanto piace e contraddistingue l’autore, si fa colorato, per avvicinarsi al mondo semplice dei bambini e delle bambine, e fornisce loro la chiave per comprendere cos’è il Coronavirus.
Una favola attuale quindi, in cui il temutissimo Covid-19, è rappresentato da una bambina invisibile che porta il suo nome, Corona, e che volteggiando nel cielo contagia le persone che incontra. Fino a quando non arriverà la pozione magica che salverà il mondo. «Chiuso in casa con la mia famiglia, è stata mia figlia Viola, di 5 anni, a fornirmi lo spunto per inventare la storia fantastica della bambina di nome Corona – racconta l’autore – Sono proprio i più piccoli a soffrire maggiormente della mancata libertà che soffoca la loro espressività. Così, ho trovato il modo, il migliore che so adoperare, per aiutare i genitori a far comprendere ai propri figli in maniera ironica cos’è il Covid-19». La favola “Una bambina di nome Corona” è scaricabile dal sito internet dell’autore: www.mauromogliani.it.