«Una profonda esperienza umana»:
i giovani del “Bonifazi” volano in Etiopia

«Una profonda esperienza umana»:
i giovani del “Bonifazi” volano in Etiopia

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CIVITANOVA – Nella notte di domani venerdì 14 febbraio, dall’aeroporto di Fiumicino, tredici ragazzi e ragazze e tre insegnanti dell‘Istituto di Istruzione Superiore partiranno per una significativa esperienza di solidarietà internazionale. Insieme a loro ci saranno i frati Damiano Angelucci, Francesco Pettinelli e Fabio Chiodi

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L’istituto Bonifazi di Civitanova Alta

Significativa esperienza di solidarietà internazionale per tredici ragazzi e ragazze e tre insegnanti dell‘Istituto di Istruzione Superiore “Bonifazi” di Civitanova che, nella notte di venerdì 14 febbraio, dall’aeroporto di Fiumicino, partiranno alla volta dell’Etiopia. Studenti, studentesse e professori del corso di grafica della scuola, infatti, trascorreranno 15 giorni a Soddo, una cittadina a più 200 km da Addis Abeba, dove da 50 anni i Cappuccini delle Marche hanno in piedi una presenza missionaria. Insieme a loro ci saranno fra Damiano Angelucci, guardiano del convento di Civitanova Alta, frate Francesco Pettinelli, segretario delle missioni estere dei Cappuccini delle Marche, e frate Fabio Chiodi di Fossombrone. Il progetto è nato dall’amicizia fra i Cappuccini di Civitanova Alta e tre docenti del “Bonifazi”, che andranno in Africa con i ragazzi e le ragazze, i professori Vincenzo Izzo, Paola Diomedi e Patrizia Patrizi. Il dirigente scolastico Claudio Bernacchia ha subito accolto con convinzione la proposta, adoperandosi per superare gli inevitabili scogli burocratici, convinto che «questa sia una profonda esperienza umana, di solidarietà e di altruismo ed abbia una grande portata educativa per giovani e docenti e al tempo stesso costituisca un’occasione per verificare la propria formazione didattica e professionale».

A Soddo, il drappello del “Bonifazi”, oltre ad aiutare i frati nel loro lavoro quotidiano e ad entrare in contatto giorno per giorno con gli abitanti del luogo, realizzeranno anche un workshop di produzione foto-video (il professor Izzo, infatti, è uno stimato fotografo professionista, oltre che docente). Al rientro, il materiale raccolto servirà per la produzione di un video e di un fotolibro conoscitivi e promozionali sulle missioni estere dei frati cappuccini in Etiopia, ampliando negli studenti e nelle studentesse capacità e competenze specifiche. Un lavoro, questo, che coinvolgerà tutti i ragazzi e le ragazze delle quarte e delle quinte della sezione grafica del “Bonifazi”, che da marzo a giugno si occuperanno della post-produzione, del montaggio video e dell’impaginazione del materiale realizzato. Questi i nomi dei ragazzi in partenza: Alessia Pazzi, Mattia Conti, Federico Caterbetti, Lara Baiocco, Isotta Izzo, Beatrice Ancilotti, Matteo Broglia, Greta Palmucci, David Tartabini, Lucia Magini, Biagio Giardina, Maria Luce Castigliola e Katerina Clarizio.



1 commento

  1. giorgio rapanelli il

    Quella di fare vivere i giovani attuali l’esperienza nei paesi del Terzo Mondo diventa una forma di educazione mentale e spirituale. In un’epoca di alta tecnologia, dove la macchina si sostituisce all’uomo, fare conoscere realtà alle quali non siamo più abituati dovrebbe essere un programma “politico” di ogni scuola, che rimane sempre un luogo di formazione e di educazione per le giovani generazioni. I nostri missionari Cappuccini istruiranno i ragazzi sul come sapersi comportare non solo con quegli abitanti, quanto con una natura molto diversa dalla nostra e, per certi versi, pericolosa. In Congo e nel Sud Sudan mi andò bene, sia per la fortuna, sia per l’avviso dei Neri che incontravo, o che mi facevano da scorta nella guerriglia. Probabilmente a quei giovani verrà il “mal d’Africa”, come mi è rimasto per parecchi anni. Rimarranno i forti profumi della terra rossa, le voci della notte, il veloce tramonto del sole. Ritorneranno senz’altro arricchiti di un ricordo indelebile di umanità.

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