Le vie della città , nei giorni scorsi, sono state invase dall’allegria di bambine e bambini della scuola dell’infanzia di Treia. Partendo dall’istituto, sulle note del tradizionale canto della “Pasquella”, con il gruppo folk “I Cantastorie”, i piccoli hanno portato di casa in casa un augurio per l’anno venturo. La spontaneità e la gioia di bimbi e bimbe hanno colorato e animato anche la bellissima piazza, dove a riceverli c’era anche il vicesindaco David Buschittari.
Piccoli, maestre e “pasquellari”, con i loro strumenti musicali, sono stati accolti con divertita riconoscenza da tutti gli abitanti treiesi. Talvolta accade che i portoni siano chiusi, che chi vi abita faccia finta di non essere in casa, ma è meglio aprire e dare qualcosa a chi viene con l’organetto, la propria voce ed allegria ad augurarvi “Buon anno nuovo”. Il canto allegro non poteva che essere ricompensato con piccoli doni ai cantori, un po’ per riconoscenza, un po’ per superstizione.