Si riprende il ritmo di giornate scandite da nuovi apprendimenti e dagli scambi con insegnanti, bimbi e bimbe della classe
Finalmente torno a scuola
e il pensiero lieto vola
alla classe che ho lasciato
a quei semi che ho piantato.
Sono nati dentro il cuore
tanti amici, tanto amore;
un maestro, una maestra,
pezzi belli di un’orchestra.
Non c’è più lo smarrimento,
resta solo il cuor contento
che racconta al suo diario
un nuovo anno straordinario.
Giuseppe Bordi
***
di Paola Nicolini*
È certo che ad andare a scuola si fa un po’ fatica, innanzitutto perché c’è da alzarsi al suono della sveglia e poi perché talvolta per comprendere nuovi argomenti e concetti la mente si deve sforzare un po’. E poi c’è da fare la fila, da aspettare il proprio turno, da ascoltare l’insegnante o i compagni, da star seduti al proprio banco. Non è poco, per qualcuno immagino sia quasi impossibile, a pensarci!
Anche se per il momento questo appare incomprensibile e forse anche quasi un dispetto che fanno gli adulti, imparare a fare la fila, ad aspettare il proprio turno, ad ascoltare, a star seduti sono competenze importantissime per la propria crescita. Senza contare quante cose non sapresti mai, se non andassi a scuola!
Perciò voglio invitarti a considerare quante cose belle la scuola permette.
Per andare a scuola in forma, è necessario fare un buon sonno, perciò dì ai tuoi familiari che tra le 21 e le 22 bisogna darsi il tempo di rallentare tutte le attività e dedicarsi a chiudere la giornata insieme, con i riti del lavarsi, indossare il pigiama comodo e caldino, infilarsi sotto nel letto e condividere un momento dedicato alla lettura e a qualche racconto della giornata.
Una luce soffusa e il chiacchiericcio degli adulti nella stanza accanto ti accompagneranno e culleranno nel sonno.
Anche il risveglio è bello quando è lento, e tranquillo. Ci si coccola ancora un momento nel letto prima di prepararsi a fare la colazione. Che bello quando ci si ritrova, con l’odore del caffè dei grandi o che arriva dalla finestra accanto.
Poter andare a scuola a piedi aiuta a prepararsi e ad attivare le cellule nervose utili anche ad apprendere. Fatelo ogni volta che è possibile, anche quando fa freddo o piove.
Salutate i familiari con un abbraccio e via: saltate nella più grande avventura che vi accompagna a divenire grandi. Buon anno scolastico!
*Paola Nicolini, docente di Psicologia dello sviluppo e Psicologia dell’educazione, Università di Macerata