sabato, Novembre 16, 2024

La numero 10 dell’Empoli
sulle spalle di un sarnanese

PROMESSA - Il 14enne attaccante Tommaso Bocci ha esordito con la formazione toscana, categoria Allievi Nazionali, una della società italiane più attente alla crescita e alla valorizzazione dei suoi giovani calciatori

 

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Tommaso Bocci

 

L’esordio non è stato fortunato nel risultato, visto che la sua squadra è stata battuta 4 a 3 dalla Lazio, ma sicuramente rimarrà indimenticabile. L’emozione di scendere in campo con la maglia numero 10 è intensa in tutti i livelli e in ogni contesto, figuriamoci se quella che indossi è la casacca di una di quelle squadre italiane che fa della cura del settore giovanile il suo punto di forza, della qualità del lavoro sulla crescita dei suoi giovani talenti un vanto. E così, nonostante la sconfitta del suo Empoli, il 14enne Tommaso Bocci ha rotto il ghiaccio con il calcio che conta. Da Sarnano, il paese in cui è cresciuto, al centro sportivo Monteboro, la “Masia” della società toscana, dove ora vive e si allena, il passo è stato lungo.

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Tommaso Bocci in campo contro la Lazio

I primi calci al campetto delle medie con papà Carlo, titolare del pub Sticky Fingers, che gli ha trasmesso, oltre alla fede doriana, anche la passione per il motocross, ora prudentemente parcheggiata in garage. Poi con la maglia del Sarnano al Maurelli, fino a che nel 2014 l’allora direttore generale del Tolentino Roberto Chiavari non lo nota e decide di portarlo in cremisi, dove cresce sotto la cura dei mister Stefano Tombolini e Luca Barone. Tante le società professionistiche che notano il talento del 14enne tra cui, oltre a Fermana e Ascoli, anche Sassuolo, Milan, Atalanta e Carpi ma è l’Empoli a decidere di puntare su Bocci e a portare il ragazzo con sé quest’anno. Attaccante rapido e tecnico, Tommaso può ricoprire tutti i ruoli nel reparto offensivo e nell’esordio con gli Allievi nazionali di mister Luca Sordi ha giocato da trequartista. Un paio di settimane fa è arrivato, accompagnato dalla famiglia, nella città toscana. Rapido l’ambientamento a Monteboro, dove vive in convitto assieme ai compagni, e la scelta della scuola, vicina al centro sportivo. Tommaso, orgoglio della mamma Michela, docente profilo personale educativo al Convitto di Macerata, frequenterà il primo anno del liceo scientifico e quindi dimostra di voler fare seriamente anche negli studi. 

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