Si è disputato a San Severino il torneo di calcio “Hazzard”, che ha visto le squadre Appignanese, Aurora Treia, Nicolò Ceselli Caldarola e Settempeda affrontarsi in un quadrangolare. I ragazzi, classe 2002-2005, partecipanti ai campionati Allievi e Giovanissimi, hanno portato in campo il loro entusiasmo e la loro passione. L’evento è stato realizzato all’interno del progetto regionale Hazzard, per il contrasto, la prevenzione e la riduzione del rischio da Gioco d’Azzardo Patologico e della dipendenza da nuove tecnologie e social network.
Durante l’incontro, promosso e ospitato dalla Cooperativa Sociale Berta ’80 diretta da Donato de Blasi, la psicologa Claudia Giordani ha condotto uno spazio di riflessione sul ruolo protettivo dello sport, che si caratterizza come gioco sano, in contrasto con le possibili derive patologiche del gioco, che possono condurre fino alle drammatiche forme di addiction. Il gioco sportivo come luogo di passione, dedizione, relazione, determinazione nel raggiungimento dell’obiettivo, superamento degli ostacoli e delle frustrazioni, ha il potere di fare tenuta, di fronte al rischio di disperdere il proprio slancio vitale nei mondi fittizi del gioco d’azzardo, dominato dal caso, o di una fagocitante realtà virtuale. La sfida è quella di trasmettere non solo la tecnica, ma i valori sani dello sport ai giovani. Come? Attraverso la condivisione e il contagio, come quelli messi in campo dagli allenatori e i dirigenti sportivi, tra cui Francesco Giorgi, Francesco Palombi e Marco Mattiacci, che con grande sensibilità e entusiasmo hanno partecipato al progetto, coinvolgendo i loro allievi.