All’Istituto comprensivo P.Tacchi Venturi a San Severino si è svolta l’altra sera conferenza “Educarsi per educare nella rete digitale”. L’evento è stato curato dall’Associazione Red con la partecipazione del Comune, dell’ispettore Raffaele Daniele della Polizia Postale di Macerata e dal criminologo Giacomo Buoncompagni.Tra i tanti temi trattati, indicazioni su “Fortnite”, il nuovo videogioco che si è diffuso in rete tra i giovani.
Alla conferenza erano presenti circa 200 persone tra genitori e insegnanti che hanno esposto i loro pareri e le loro perplessità a riguardo. Il gioco piace tanto ai giovani perché permette loro di trasformarsi totalmente, ma questo può anche essere un pericolo, infatti non si sa mai chi si nasconde dietro allo schermo. Ha risposto ai tanti interrogativi lo psicologo Marco Pascarella.
Perché piace tanto Fortnite?
«Perché è un gioco che permette al giocatore di trasformarsi totalmente, ovvero anche il bambino più esile magari anche bullizzato nel gioco può essere il più forte e vincere perché pagando (skill) abbellisce, arricchisce e fa diventare più potente il suo personaggio».
Perché è insidioso?
«Perché purtroppo essendo in rete si può giocare con tutto il mondo e quindi come tutti i social non sai realmente chi hai davanti, se quella persona è realmente come si fa conoscere o magari usa il gioco per adescare i più piccoli».
Bisogna proibire di giocare?
«No, perché è giusto che provano il gioco, se non è Fortnite ne trovano un altro. Bisogna però essere vigili e dare delle regole precise sulle modalità e tempistiche. Davanti a un capriccio non cedere, perché come ha detto lo psicologo: per un pianto non è morto mai nessuno!»
Come far tornare il bambino alla vita reale dopo aver giocato?
«Cercando di dare ciò che il gioco non potrà mai dare: le emozioni e i sentimenti. Parlare con i figli è molto utile e importante visto che comunque il gioco è individuale e solitario».
«E’ importante per il genitore formarsi ed informarsi nell’uso corretto della rete nella sua totalità – ha concluso lo psicologo – in quanto con il suo sviluppo super rapido non si conoscono bene tutte le problematiche, le trappole ma anche le opportunità, cosicché si può aiutare il bambino / ragazzo. La rete se presa nel modo giusto è una grandissima opportunità».