Sicur@mente Web,
5 istituti coinvolti

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5 istituti coinvolti

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PROGETTO – E’ un percorso di prevenzione della durata di 24 mesi promosso dalla Pars per sensibilizzare i minori sui rischi della rete

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E’ iniziata la seconda fase del progetto Sicur@mente Web, un percorso di prevenzione della durata di 24 mesi, per sensibilizzare i minori circa i rischi della rete e per favorire un uso controllato e consapevole del web. Sicur@mente Web è realizzato dalla Pars onlus grazie al contributo dalla presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento politiche antidroga. La seconda fase prevede incontri nelle scuole del territorio con i professionisti della Pars dove si affronteranno questioni sui comportamenti pericolosi di cui spesso i giovani sono protagonisti senza accorgersi, stimolando la riflessione sull’amicizia, il divertimento, l’amore e le rispettive versioni “fasulle” e non costruttive, quelle che non vanno nella direzione del rispetto e del benessere psicofisico delle persone.
Saranno coinvolti molti istituti scolastici: l’istituto comprensivo “Via Tacito” di Civitanova, il “Sant’Agostino” di Civitanova Alta, il “Matteo Ricci” di Montecosaro, il “Via Piave” di Morrovalle e l’istituto comprensivo “G. Lucatelli” di Tolentino.

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«I ragazzi oggi vivono una realtà dove gli elementi online e offline sono in movimento costante e dinamico, dove i modelli di comportamento reali e virtuali si incontrano, per motivi evolutivi naturalmente – spiega Rossella Mastromauro, psicologa Pars -. Allo stesso tempo è bene tenere conto di cosa c’è di simile e cosa di diverso tra queste due realtà perché è cruciale “camminare per il mondo” con una struttura d’identità allenata alla dimensione più squisitamente sociale. Empatia, comunicazione non violenta e senso critico si acquisiscono con fatica confrontandosi con l’Altro reale, a scuola, in famiglia, nei contesti aggregativi. Lavoriamo con i ragazzi in classe utilizzando il loro linguaggio e rendendoli protagonisti».
«Abbiamo una simpaticissima cornice per selfie che prende spunto da Instagram e da Youtube per far giocare i ragazzi, dove la parola “gioco” sta per crescita, apprendimento e creatività. Infatti lo scopo delle attività in classe o sfide “challenge” è quello di allenare le life skills raccomandate dall’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) quali comunicazione efficace, empatia, pensiero creativo, problem solving e senso di iniziativa – conclude Valentina Gatti, assistente sociale Pars -. Tutto con un’attenzione massima rivolto verso il rispetto, l’inclusione, e valorizzando i contributi interessanti di ognuno. Realizzeranno inoltre dei tutorial, dei post e dei video musicali costruendo delle simulate divertenti in cui hanno il compito di trattare in maniera originale i temi dell’amicizia, del divertimento e dell’amore. Internet lo facciamo noi, quindi i contenuti che guardiamo o che pubblichiamo sono frutto della nostra visione del mondo e delle nostre scelte di tutti i giorni».



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