La scuola scende in piazza,
in 700 contro la guerra in Siria

La scuola scende in piazza,
in 700 contro la guerra in Siria

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CINGOLI – Laboratorio-concerto in centro storico sulla pace e i diritti umani, in collaborazione con l’associazione musicale Cerquetelli

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In 700 ieri mattina in piazza Vittorio Emanuele II a Cingoli per un laboratorio-concerto sulla pace e i diritti umani. “Peace versus War”, questo il titolo della manifestazione, organizzata dai ragazzi del progetto “La mia scuola per la pace” dell’istituto Varnelli in collaborazione con gli allievi dell’associazione musicale Cerquetelli. Il desiderio di trovarsi insieme è scaturito da diversi motivi: per prima cosa un evento a carattere nazionale che moltissime scuole d’Italia hanno promosso lo scorso venerdì in moltissime piazze italiane per manifestare contro la guerra in Siria. Anche i ragazzi di Cingoli quindi hanno voluto aderire a questo invito di pace. Ad aprire l’incontro le significative parole della dirigente Maria Rosella Bitti, la quale ha sostenuto l’importanza di questi momenti: «La scuola non può e non deve rimanere indifferente a tutto ciò. La scuola, infatti, luogo votato per sua natura all’educazione alla convivenza civile, alla diffusione dei messaggi di pace, alla solidarietà, non può restare indifferente al grido di aiuto che si leva dal popolo siriano e da tutti i popoli che sono in guerra ancora oggi».

cingoli-scuola-alberghiero-varnelli-protesta-siria-piazza-700-6Anche il sindaco di Cingoli, Filippo Saltamartini, ha salutato i ragazzi ed ha apprezzato l’iniziativa richiamando l’attenzione sull’articoli 11 della Costituzione Italiana in cui si afferma che l’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa della libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali, e deve assicurare la pace e la giustizia fra le Nazioni e promuovere e favorire le organizzazioni rivolte a tale scopo. Nel corso della mattinata sono arrivati per email anche i saluti della presidente della camera Laura Boldrini, portavoce dal 1998 al 2012 della Rappresentanza per il Sud Europa dell’Alto Commissariato per i Rifugiati dell’Organizzazione delle Nazioni Unite (Unhcr) a Roma, che ha ringraziato dell’invito e ha ricordato come la celebrazione dei Diritti Umani rappresenti un’opportunità ideale per dare nuovo impulso ad essi ,traendo ispirazione dai risultati raggiunti, affrontando le vecchie e nuove sfide che si addensano nello spazio globale e favorendo ulteriori progressi nel loro riconoscimento e tutela. L’occasione di questa mattinata di pace è stata dettata, infatti, anche dal 70° anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani e della Costituzione Italiana e per questo motivo il Coordinamento Nazionale degli Enti Locali per la Pace e i Diritti Umani, la Rete Nazionale delle Scuole per la Pace e la Tavola della Pace in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca hanno deciso di realizzare un Programma straordinario di educazione ai diritti umani e alla cittadinanza denominato “Diritti e responsabilità”.

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