Pena di morte e giustizia, un convegno per prendere coscienza. La professoressa Paola Mazzuferi dell’istituto alberghiero Varnelli di Cingoli, insieme ai suoi alunni e alle sue alunne, ha organizzato un interessante incontro in collaborazione con l’associazione Amnesty International. Il convegno, tenutosi nel teatro Farnese di Cingoli nei giorni scorsi, ha visto la partecipazione del sindaco Filippo Saltamartini, della dirigente scolastica Maria Rosella Bitti e del referente dell’associazione Amnesty International, Giorgio Marcolini.
Parlare ai giovani e alle giovani della pena di morte è di forte impatto civile ed emotivo e lo è ancora di più se a farlo è anche un ragazzo straniero della loro età che ha raccontato la sua vita in Cina prima di arrivare in Italia, ha ripercorso i suoi ricordi, le paure, le perplessità di fronte alla cruda violenza messa in atto. Non è solo un sogno quello di un mondo libero dalla pena di morte, ma un impegno concreto che negli ultimi anni ha visto soggetti della società civile e importanti istituzioni, come Amnesty International, dialogare con gli Stati per riconoscere pienamente il diritto più importante, quello alla vita, troppo spesso messo in discussione da una realtà efferata e violenta.
Il convegno, attraverso poesie, musiche, immagini e racconti dei ragazzi e delle ragazze, ha rappresentato un importante momento di riflessione sul rispetto dei diritti dell’uomo, sulle atrocità che vengono inflitte ai condannati, sull’insensatezza delle esecuzioni. Gli alunni e le alunne con questo interessante progetto hanno voluto testimoniare quanto sia grande nei giovani il desiderio di amare la vita in ogni sua forma e inseguire un sogno di cambiamento, di libertà, di uguaglianza. In occasione poi del settantesimo anniversario dell’approvazione della “Dichiarazione universale dei diritti umani” approvata il 10 dicembre 1948 dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite, sono state proposte nel corso dell’anno scolastico attività volte a fornire significativi spunti di riflessione sui diritti inalienabili dell’uomo, mirando a quella formazione globale in termini civili e sociali auspicabile per studenti e studentesse, i futuri cittadini e cittadine del mondo.