I bambini e le bambine delle classi terze della scuola primaria di Montefano, accompagnati dalle loro maestre Cristiana Rimini e Luisa Filipponi, visitano le botteghe di ceramica ad Appignano.
Ad accoglierli il bravissimo maestro vasaio Luciano Bozzi. I visi dei bambini si illuminano, gli occhi si incollano alle abili mani che in pochissimi minuti riescono a dare vita ad un vaso, ad una ciotola, ad un salvadanaio e alle piccole “coccette” della tradizione, mentre l’argilla gira sul tornio.
Intorno una moltitudine di pezzi stanno ad asciugare su assi di legno in attesa della prima cottura. Massimiliano mostra la spugnatura e le successive fasi della lavorazione dei manufatti in ceramica in terra rossa e bianca.
Sono pronti anche alcune ciotole e dei bicchieri per la prossima edizione della Leguminaria.
La visita continua poi tra colori e pennelli nella bottega di Marica Sabbatini, lungo la via dei vasai.
La decoratrice, che realizza oggettistica varia con decorazioni personalizzate, sul torniello dipinge un pezzo e tutti sono affascinati dal disegno fatto a mano libera con estrema precisione.
Tra i giovani turisti nascono tante domande e curiosità, si accende il desiderio per questa affascinante arte, c’è voglia di provare e fare qualcosa, di giocare e creare con l’argilla.
Detto fatto, pochi minuti e nell’atelier della scuola primaria di Appignano i bambini si siedono davanti ai torni per vivere un’esperienza unica: le loro piccole mani stringono la creta e le danno una forma. A guidarli ci sono Gianni, Silvia, Angelo, Daniela e Stefano, i volontari della M.A.V. (Maestri vasai appignanesi), l’Associazione che gestisce da diversi anni la scuola comunale di ceramica.