Gli allievi del dojo Kenshiro Abbe di Corridonia festeggiano il Kagami Biraki. Tanti bambini e ragazzi appassionati di judo, accompagnati dalle loro famiglie, hanno potuto celebrare la tradizionale festa giapponese che coincide con l’inizio del nuovo anno. Il Kagami Biraki, letteralmente “Rottura dello specchio”, vuole essere un evento di buon auspicio per il futuro e all’interno delle scuole di judo questa occasione coincide con la possibilità di condividere i maniera conviviale una giornata tra dimostrazioni, cibo e competizioni sportive. Nella struttura di Corridonia il maestro Corrado Croceri ha riunito tutti i suoi allievi per mostrare alle famiglie cosa vuol dire praticare judo. «Considero la famiglia la base portante della nostra società – spiega Croceri ai tanti genitori presenti – per questo è bene che sappiate cosa praticano i vostri figli all’interno del dojo. Qui ci impegniamo a far crescere individui sani, in forma, eticamente e moralmente corretti. La pratica fisica del judo, che contribuisce alla salute dei judoka e alla loro autostima, è solo una parte della scuola di vita che questa disciplina rappresenta».
Divisi in tre gruppi a seconda delle età i giovani judoka tra le foto e i complimenti delle famiglie hanno dimostrato in cosa consiste una sessione di allenamento realizzando esercizi che puntano a migliorare l’equilibrio e la coordinazione. «I principi sono quelli del miglior impiego dell’energia e dell’insieme per progredire – aggiunge il Maestro – con il judo vogliamo creare individui utili per la società forti della convinzione che se tutti sono più felici anche il singolo è più felice». Dopo le dimostrazioni e alcuni passaggi di cintura è stato anche il momento del pranzo conviviale consumato sul tatami, il tradizionale materassino dove si pratica la disciplina. Infine nel pomeriggio gli allievi più esperti si sono misurati nella gara sociale.
verissimo. E’ un a scuola di vita per la mente e il fisico