di Veronica, Ilaria, Edoardo, Nicolò, Leonardo, Marco*
(disegni di Nicolò)
Come ti chiami? Quanti anni hai? Sei di Macerata?
Ho 57 anni da pochi giorni, il 5 gennaio. Sono di Macerata e sono sempre stato di Macerata.
Com’è fare il sindaco? Perché ha scelto di candidarsi? Le piace?
Fare il sindaco è una cosa bellissima perché soprattutto ti fa incontrare tanta gente. E ti fa parlare con loro. E ti fa parlare sia con gli anziani, sia con gli adulti e anche con i bambini. Quindi questo per il mio carattere è una cosa bellissima. Però è un servizio molto impegnativo. Perché tutte le persone di cui ho detto vorrebbero una città senza difetti, bellissima. Dove tutto andasse bene. E però, non ci si riesce. Quindi è bellissimo ma molto molto impegnativo.
Quali strumenti servono per fare il sindaco?
La prima cosa che serve è la passione. Vi faccio un esempio così potete capire. Se c’è un sindaco che non ha passione, probabilmente non ha neppure la pazienza di ascoltare i cittadini. Se i vostri genitori hanno passione nei vostri confronti, vi vogliono bene, hanno piacere di ascoltarvi. Se la passione non ce l’hanno non sarebbero pazienti, non gli importerebbe. Per fare il sindaco serve tanta passione che ti deve portare al sapere ascoltare. Ci vuole personalità. Che cosa vuol dire avere personalità? Vuol dire rispettare gli impegni che un sindaco si è assunto nei confronti del cittadini senza farsi condizionare da cose o da persone. Se voi vi impegnate con il papà e la mamma a non usare il telefono a tavola, ad esempio, e poi però avete un compagno di scuola che vi dice: guarda che io ti telefono mentre fai cena. Che fate? Se tu hai polso hai la forza di dire al tuo amico, perché l’impegno lo avevi preso con la famiglia, di dire no e di chiamarlo dopo. Se invece tu prometti di rispettare la promessa, ti chiama l’amico e tu rispondi, vuol dire che non hai la forza di mantenere quell’impegno.
Cioè che non rispetti la promessa che hai fatto.
Esatto.
Secondo lei qual è la città più bella dell’Italia?
Tra le città grandi la più bella per me è Roma. Tra le città medie la più bella è Macerata. Tra i comuni più piccolini a me piace tanto Fiastra. Che è un posto bellissimo dove ci sono le montagne e dove c’è il lago e dove si sta veramente molto in pace.
Pensavamo di sicuro che rispondesse Macerata!
Quando uno è innamorato è innamorato.
In cosa è laureato?
Sono laureato in Giurisprudenza e sono un avvocato.
Qual è secondo lei il monumento più bello di Macerata?
A me piace moltissimo palazzo Buonaccorsi (c’è anche il museo delle Carrozze, l’arte antica e l’arte moderna). Però credo che il monumento più bello sia lo Sferisterio. E vi voglio dire una cosa in aggiunta. Fra poco tempo si inaugurerà un nuovo pezzo della biblioteca Mozzi-Borgetti dove potranno andare soprattutto i bambini. Sarà inaugurato un pezzo nuovo che sarà una grande sorpresa per tutti. Un luogo dove i bambini possono venire a incontrarsi o a fare un laboratorio come il vostro.
Ha partecipato al progetto?
Sì, e mi sto impegnando per portarlo a termine.
Qual è la modifica che ha fatto alla città che l’ha resa più orgoglioso?
Ce ne sono tante. Penso che la più bella, quella che mi ha dato più soddisfazione è aver creato un nuovo entusiasmo per lo Sferisterio. Soprattutto perché lo hanno scoperto tanti giovani.
Anche alcuni di noi ci sono andati…Che ne pensi del direttore che andato via?
Francesco Micheli è un grande fuoriclasse della lirica. Però lui aveva bisogno di nuove motivazioni. La motivazione è quello che ti spinge a fare meglio di quello che sei. Dentro di te hai la voglia, il desiderio e per questo ti vuoi impegnare per fare di più: quella è la motivazione. E lui aveva bisogno di nuovi luoghi dove andare a svolgere il proprio lavoro.
Ha mai ricevuto critiche? Quali? E ha discusso con i cittadini?
Ho ricevuto tante critiche in questi cinque anni. Le critiche sono comprensibili. Se faccio il sindaco devo sapere che le critiche esistono e io devo saper rispondere alle critiche. E credo che ci saranno sempre. Qualche volta bisogna distinguere però non tutte le critiche sono uguali.
Come quando fai una cosa, sei soddisfattissimo e ti arrivano un milione di critiche.
Bellissima considerazione…A volte il sindaco viene rimproverato dai cittadini come un bambino può ricevere le critiche dalla maestra. Questo per farvi capire. Io devo accettare le critiche dei cittadini. Però che cosa può capitare? Che quando si è grandi non ci sono sempre critiche in buona fede.
Le maestre lo fanno per farti migliorare
Esatto, qualche volta quando si è grandi peròsi fanno le critiche per antipatia. È come se io oggi ti facessi una critica solo perché hai i capelli castani. Quando si è grandi purtroppo capita di farlo senza motivazione
Per invidia?
Forse talvolte per antipatia, gelosia o perché non la pensano come te sotto il profilo politico. Le critiche esagerano se attaccano la persona. Le critiche sono giuste, ma qualche volta si esagera.
Ogni tanto rimpiange di essersi candidato?
Mai.
Ma veramente?
Mai, mai. E’ un’esperienza bellissima e indimenticabile. Anzi vi auguro di diventare sindaco.
Qual è stata la scelta più difficile da quando è diventato sindaco?
È stata la pedonalizzazione del centro storico della città.
Cioè farla diventare area pedonale?
Si dove potessero camminare le persone. Il percorso è durato tre anni è iniziato nel 2014.
E’ riuscito a completarlo?
Si.
Che rapporto hai con i tuoi dipendenti?
Ho un rapporto amichevole e soprattutto di cordialità con tutti.
Quanti dipendenti ha il comune di Macerata?
Circa 300.
Quale episodio della tua carriera da sindaco che ricorda con piacere?
La mia non è una carriera… È un impegno da sindaco e il momento più bello che ho passato negli ultimi 8 anni è stata la rielezione a sindaco dopo 5 anni. Voleva significare che i cittadini erano soddisfatti di quello che avevo fatto.
Lei rispetta il codice della strada?
A volte no…
A un certo punto Carancini ha ricevuto la telefonata del sindaco di Ascoli Guido Castelli. Carancini ci ha fatto parlare anche con lui. Castelli ha detto: “Cari bambini devo dire a tutti voi che ho un gran bel ricordo della vostra città. Una città nobile e antica dove molti di noi hanno studiato. Anche il sindaco di Ascoli porta con sé un pezzo di Macerata perché ha studiato nella vostra meravigliosa città”. Anche il direttore di Cronache Maceratesi, Matteo Zallocco, è passato a salutare i piccoli reporter prima dell’intervista.
*Realizzato durante il laboratorio “Crescere informati”. I partecipanti, hanno realizzato con la collaborazione di Cronache Maceratesi Junior anche i titoli e i sottotitoli degli articoli