Il valore e la mancanza della patria si sente quando si è lontani. Le feste nazionali servono per valorizzare noi stessi e l’amore per la nostra terra. Così è stato per gli albanesi, che nella biblioteca Mozzi Borgetti a Macerata hanno celebrato una ricorrenza importante per il proprio Paese. Il 28 novembre 1443 l’eroe leggendario Giorgio Castriota Scanderbeg riunì il popolo ed issò la bandiera rossa e nera nell’asta del castello di Kruja. Sempre il 28 novembre, ma del 1912, viene ricordata come la festa della bandiera nazionale che ha segnato l’indipendenza del Paese dall’Impero ottomano dopo cinque secoli di occupazione. A celebrare questa festa si sono riuniti anche i figli degli albanesi nati in Italia, cantando e recitando nella lingua madre hanno valorizzato la creatività dei poeti albanesi del Rinascimento, conservando le radici dell’ identità culturale. Elisabetta e Viviana due ragazze italiane hanno salutato nella lingua albanese, la lingua dei loro fidanzati, integrandosi e creando un legame tra i due Paesi.
Mia zia Ciao