Ci sono abbracci che valgono un film. Come quello tra il piccolo Davide Baldelli, 7 anni, e il suo “nonno cinematografico” Giuseppe Gesuelli quando nel cortometraggio “Tracce” si ritrovano dopo essersi perduti per le vie di una Tolentino ferita dal sisma ma bellissima. Pienone oggi al Poiliteama per la proiezione del docufilm firmato dall’Accademia di belle arti di Macerata. L’occasione: l’inaugurazione del 27esimo anno accademico dell’Università della terza età, che ha la sede distrutta dal terremoto e che viene ospitata proprio nel teatro polivalente, da poco restaurato e restituito alla città. A splendere con i suoi riccioli biondi il coprotagonista Davide: “il mio primo film – ha detto dopo aver ricevuto in dono dalla direttrice dell’Unitre Mirella Valentini un pallone in cuoio e una pergamena ricordo – ero molto emozionato. Ora voglio farne altri”.
Ad accompagnarlo la mamma e la sorella e tanta parte della città che si è ritrovata nella sala proiezioni per celebrare le istituzioni che hanno dedicato il lavoro alla ripresa dopo il terremoto. “Sei molto disinvolto – gli ha detto il sindaco Giuseppe Pezzanesi – avrai una carriera luminosa”. A raccontare come è nata l’idea di “Tracce”, girato e montato dagli studenti dell’Accademia Marco Conti e Saverio Serini insieme ai docenti Emanuele Bajo e Matteo Catani, è stata la direttrice Paola Taddei: “L’Unitre ci ha lasciato carta bianca. Noi non volevamo testimoniare l’accaduto ma lavorare per il dopo. Facendo capire come Tolentino potesse avere la potenzialità e la forza di rialzarsi, di riprendere in mano la propria vita. Il terremoto è presente, ma come sfondo, quasi come una scenografia. È la vita ad essere protagonista”.
La presidente Valentini, accompagnata dal presidente nazionale dell’Unitre Gustavo Cuccini, ha poi parlato della memoria e di quello che è significato il terremoto per la comunità. “Quello che abbiamo vissuto tutti insieme ha lasciato in noi un’eredità – ha spiegato Valentini – Accanto alla disperazione ho visto il coraggio e tanti atti di eroismo quotidiano. Dobbiamo documentare la nostra forza, per questo abbiamo chiamato l’Accademia di Belle Arti, la fabbrica della bellezza”. Il cortometraggio apre su una panoramica di Tolentino con la voce narrante della scrittrice Lucia Tancredi, presente anche lei alla proiezione: “Queste immagini – ha detto – ci danno un filo per tornare a Tolentino, in quello che è il cuore della città. La sua grande bellezza”. Nel docufilm anche i commercianti, i ristoratori, gli artigiani di una Tolentino laboriosa che ha continuato a sperare e lottare anche tra i ponteggi e il patrimonio artistico ferito dal sisma. Le musiche, tra gli altri, sono anche del pianista tolentinate Tommaso Zeppillo. Nella platea presenti anche il sindaco di San Severino, Rosa Piermattei, il presidente dell’Accademia di Belle Arti Evio Hermas Ercoli e l’assessore alla Cultura Alessia Pupo.
(foto di Andrea Petinari)