Ti ricordi l’Agrinido di San Ginesio? Quella scuola per bambini un po’ diversa dalle altre, dove maestre e alunni sono a contatto con la natura e gli animali e che purtroppo era stata molto danneggiata dal sisma, tanto che quest’anno i piccoli hanno fatto lezione in una yurta (una tenda tibetana) costruita nel cortile. Ma la yurta, per quanto bella e spaziosa, da sola non è abbastanza e i bimbi e le bimbe hanno bisogno di nuovi spazi. Per questo domenica alle 12 sarà presentata a Bologna, in occasione del Salone internazionale del biologico e del naturale, una campagna di raccolta fondi nazionale che servirà per acquistare un terreno dove ricostruire le strutture dell’Agrinido rese inutilizzabili dal terremoto del 30 ottobre. L’associazione “Nella terra dei bambini”, promossa dai genitori dei bambini che frequentano o hanno frequentato negli ultimi anni l’Agrinido, vuole ricostruire la scuola. Per poter presentare in tempo il progetto per la ricostruzione il terreno dovrà essere acquistato entro settembre e donato al comune di San Ginesio. Per questo viene lanciata questa raccolta fondi in collaborazione con Banca Etica e promossa anche dalle associazioni dell’agricoltura biologica Federbio e Assobio che dopo il terremoto hanno sostenuto la gestione dell’Agrinido donando prodotti.
CHE COS’E’ L’AGRINIDO – L’Agrinido della Natura di San Ginesio è uno dei quattro Agrinido di qualità promossi dall’assessorato Agricoltura della Regione nell’ambito del progetto di agricoltura sociale per l’infanzia. Rappresenta una innovativa proposta educativa che porta il servizio di nido all’interno delle aziende agricole offrendo ai bambini la possibilità di vivere i loro primi anni di vita immersi nella natura e nel paesaggio rurale marchigiano. Il progetto di ricostruzione post-sisma della scuola per la prima infanzia a Vallato di San Ginesio, parte dai diritti dei bambini per lo sviluppo del territorio colpito dal terremoto. Il mantenimento dei servizi educativi per la prima infanzia è infatti essenziale per mantenere vitali i territori colpiti dal sisma, fornendo i servizi sociali essenziali per le famiglie con bambini piccoli.
(Fe. Nar.)