di Francesca Urbani
“Una domenica pomeriggio” di Leonardo Accattoli con Monica Berardinelli, Irene Splendorini e Paola Cosimi per la regia di Edoardo Ferrari. Uno spettacolo che si svolgerà domenica 14 maggio alle 18 al teatro Lauro Rossi in occasione di “Macerata città del bambino” promosso dall’assessorato delle Pari opportunità del comune di Macerata. “Sostegno alla genitorialità e salute: due sono le parole chiave per giustificare la partecipazione del comune a questo progetto che mette insieme divulgazione scientifica e cultura e promuove una forma originale di prossimità ai cittadini” dice Federica Curzi. Questo è il quarto anno consecutivo che in sinergia anche con la dottoressa Mirella Staffolani, ideatrice del progetto, nel giorno della festa della mamma vengono sostenute buone pratiche e stili di vita corretti per la nostra comunità. In questi anni il Comune ha attivato nei suoi spazi 5 Baby Pit Stop spazi dove le mamme possono fermarsi allattare e ormai sono numerosi gli enti e gli esercizi commerciali che hanno aderito all’iniziativa. La cultura dell’allattamento si è allargata sempre più nel nostro territorio e ormai in città sono il 60 per cento le donne che allattano esclusivamente al seno fino al sesto mese, una pratica che porta grandi benefici alla mamma, al bambino ma anche alla comunità se si pensa alle ricadute a livello ecologico di quello artificiale. Allo spettacolo teatrale seguiranno gli interventi scientifici del direttore del Dipartimento Materno Infantile dell’ospedale di macerata Paolo Francesco Perri, la dottoressa Mirella Staffolani e il dottor Mauro Pelagalli responsabile dell’U.O. Ostetricia e Ginecologia . Quest’anno domenica a teatro ci sarà la consegna simbolica della somma di denaro che il Rotary Macerata attraverso l’attuazione di un service, ha raccolto per attivare una borsa lavoro a sostegno di una mamma lavoratrice. “il nostro contributo” dice il presidente dell’associazione Marco Meldolesi, ” mira a un più equo riconoscimento del ruolo fondamentale della donna nella nostra società sostenendola in uno dei momenti più delicati della sua vita, personale ma anche lavorativa. Siamo consapevoli che si tratta di un tassello di un mosaico che deve essere più ampio ma ci auguriamo che possa fare da stimolo ad altre componenti della società civile affinchè vogliano farne parte in futuro.”