Un leone da tastiera è qualcuno che, fiducioso di non essere scoperto grazie all’anonimato di internet, scrive insulti e minacce ad altre persone che magari nemmeno conosce. Si chiama così perché fa “il leone” ben nascosto dietro lo schermo di un computer ma nella vita vera poi magari non si dimostra molto coraggioso. Questo ed altro hanno imparato mercoledì pomeriggio i giovani calciatori giallorossi della categorie Esordienti e Giovanissimi dell’U.S. Recanatese durante l’incontro “Bullismo, cyberbullismo e reati commessi attraverso la rete”. Perché devi sapere che minacciare qualcuno in rete è come farlo nella vita vera: si commette un reato. Inoltre non è poi così difficile per la polizia postale e le forze dell’ordine risalire alla vera identità che si cela dietro un nickname. I giovani sportivi, che si sono dati appuntamento nella sede della segreteria della società, hanno coniato per l’occasione l’hashtag #leonidatastierafifoninellavitavera e hanno riflettuto insieme alla psicologa Valentina Marconi, al direttore dell’associazione Ragazzi in rete di Osimo Luca Russo e all’ingegnere forense David Albertini su cos’è il cyberbullismo e su come prevenire un fenomeno che ha assunto proporzioni preoccupanti.
#Leonidatastierafifoninellavitavera,
giovani calciatori contro il cyberbullismo
RECANATI - I ragazzi delle categorie Esordienti e Giovanissimi della U.S. Recanatese hanno riflettuto sul tema insieme agli esperti e hanno coniato un hashtag