di Federica Nardi
La scuola che vorrebbero i bambini di Gualdo è fatta di mattoni e di legno, a seconda dei gusti. Ha i cavalli, la piscina, il giardino e il viale. Ha la mensa, le classi, in alcuni disegni anche l’acquario e la biblioteca. Ha soprattutto, la speranza di non essere più rotta dal terremoto. Gli alunni dell’istituto Romolo Murri, reso inagibile dal sisma del 24 agosto, hanno raccontato con disegni e parole la scuola che vorrebbero davanti alle telecamere di una tv di Brescia che è venuta apposta per loro e per tutta la comunità che domenica mattina si è radunata in piazza per raccontare le storie, i problemi ma anche la bellezza della loro città (guarda il video). A Gualdo il terremoto ha fatto tanti danni ma non ha rovinato la cosa più importante: la solidarietà tra persone e la voglia di festeggiare il Natale. Brescia fin dalle scosse di ottobre ha deciso di adottare Gualdo come se fosse un suo Comune, inviando tanti soldi per ricostruire la scuola e i tecnici dell’università per pensare insieme ai bambini a come fare quella nuova.
A raccontarlo è stata anche la piccola Giulia, 8 anni, che non ha più la casa da quando il terremoto l’ha buttata giù, ma che in una bellissima lettera a Babbo Natale ha spiegato in tv che nonostante tutto, lei e gli altri bambini di Gualdo sono felici anche grazie alla solidarietà che hanno ricevuto: “Caro Babbo Natale – scrive Giulia – siamo gli alunni della terza, quarta e quinta elementare di Gualdo. La nostra scuola è stata danneggiata dal terremoto quindi adesso stiamo in una scuola di legno, come la tua casa. Ti scriviamo perché non vogliamo regali per noi ma desideriamo che porti una montagna di doni a chi ne ha fatti tanti a noi. Potresti non trovare alcuni di noi nella casa dello scorso Natale perché è crollata o danneggiata. Pertanto alcuni di noi vivono in un’altra casa o in camper e tu non lo sai. Il nostro desiderio è che tu renda felici tutte quelle persone che hanno reso felici noi. A noi basta trascorrere questo Natale con la nostra famiglia, i nostri amici e parenti in un posto caldo, tranquillo e sicuro senza più scosse”.