Agrinido della Natura,
bimbi all’aperto
in attesa delle yurte

Agrinido della Natura,
bimbi all’aperto
in attesa delle yurte

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SAN GINESIO – Oggi preapertura dopo il terremoto nella contrada Vallato grazie a d una gara di solidarietà nazionale e al lavoro volontario di educatori e genitori. Presto arriveranno le tende kazache riscaldate

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Da quando il terremoto ha rovinato le case e le scuole, la gente ha scoperto tanti nuovi modi per aiutare, per vivere e per svolgere le attività di ogni giorno.

Ad esempio finora nella nostra regione nessuno aveva pensato che un asilo può essere fatto con le tende yurte. E probabilmente sono anche in  pochi a sapere che cosa sono le tende yurte. Si tratta di tende kazake (usate nel Kazakistan, uno stato che si trova tra Europa e Asia) riscaldate che permetteranno di stare bene finchè non arriverà una struttura in legno.

Questo è possibile nell’Agrinido della Natura e Centro Agrinfanzia di San Ginesio riservato ai bambini da 1 a 6 anni, grazie ad una straordinaria mobilitazione nazionale di solidarietà e volontariato post terremoto. Dopo circa un mese dalla scossa del 30 ottobre scorso, che ha gravemente danneggiato le strutture del centro multifunzionale della Società agricola “La Quercia della Memoria” e reso inagibili gli spazi destinati all’Agrinido e al Centro infanzia, i servizi educativi riprenderanno oggi in una proposta prevalentemente outdoor, con il supporto di uno spazio provvisorio al chiuso ricavato dalla parte della struttura ancora agibile ed in attesa dell’allestimento di tende yurte.

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La mobilitazione nazionale di solidarietà ed il lavoro volontario di educatori e genitori ha consentito in poche settimane di mettere in sicurezza le parti della struttura che hanno subito crolli e rendere agibili gli spazi necessari al servizio educativo, se pur in modo temporaneo e transitorio. Da oggi 14 bambini tra 1 e 4 anni potranno hanno ripreso le attività con il sollievo dei genitori e la soddisfazione di Federica Di Luca, la responsabile del centro, insieme alle educatrici e collaboratrici del centro multifunzionale. “Era impossibile – ha detto Federica – pensare a questi rapidi sviluppi post terremoto senza determinazione, coraggio, assunzione di responsabilità e senza mettere in rete i tanti contatti ed aiuti da tutta Italia. Siamo forti dell’idea che la nostra realtà non è solamente un progetto imprenditoriale ma un’esperienza di agricoltura sociale per la comunità che ha un valore prioritario nel post-terremoto e la sua ripresa è un impegno di tutti, per tutti”.

La realizzazione dei nuovi spazi consentirà l’ampliamento e potenziamento del servizio innovativo 1-6 anni e la riapertura del Centro di Educazione Ambientale con l’organizzazione delle attività educative per le scuole del territorio e per gruppi in visita al Parco Nazionale già dalla primavera ed estate 2017.

 



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