Disturbi dell’apprendimento:
“Li riconosce il pediatra”

Disturbi dell’apprendimento:
“Li riconosce il pediatra”

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INSEGNAMENTO – In un convegno l’ordine degli psicologi fa il punto sulle difficoltà nell’apprendere abilità come leggere, scrivere e fare calcoli e sulla situazione delle scuole marchigiane

bambini-studio-2Sono circa 200mila, in Italia, i ragazzi che frequentano la scuola e che soffrono di disturbi specifici dell’apprendimento, cioè quelle specifiche difficoltà nell’apprendere abilità come leggere, scrivere e fare calcoli. E se nel 2010, cioè prima dell’entrata in vigore della legge nazionale sui dsa, i soggetti diagnosticati erano circa lo 0,7% sul totale della popolazione scolastica, nel 2015 l’incidenza è passata al 2,1%. Dati, questi, che si riflettono anche nella nostra regione, dove solo nel 2012, anno in cui è entrata in vigore la legge regionale sui Dsa, i casi dignosticati erano quasi 3mila.

apprendimento È questo il quadro emerso durante il convegno organizzato dall’Ordine degli Psicologi delle Marche dal titolo “Disturbi di apprendimento. Il ruolo dello psicologo nei servizi di diagnosi e riabilitazione” che si è tenuto ad Ancona. “La legge n. 32 del 2012 della Regione Marche, di cui l’Ordine è stato parte attiva per la realizzazione – spiega il vice presidente Giuseppe Lavenia – ha finalmente riconosciuto i dsa e definito chi sono le figure professionali preposte per ricoscerli precocemente. Siamo davvero orgogliosi di questa legge, per cui ringraziamo la Regione, con cui negli ultimi anni stiamo collaborando al meglio”.

bambini-studio-5Presente il presidente del Consiglio regionale delle Marche, Antonio Mastrovincenzo: “Siamo state tra le prime realtà ad aver approvato una legge sui dsa e le certificazioni sono aumentate in tre anni dallo 0,7% dei ragazzi che frequentano la scuola a 2,1%. Abbiamo dunque il dovere di offrire adeguato supporto a questi giovani. Ad oggi, nelle Marche, abbiamo accreditato 35 soggetti tra strutture e specialisti che possono verificare e certificare i casi di dsa. Abbiamo quindi ridotto i tempi di attesa di diagnosi a favore delle famiglie ed ora, ci impegneremo per alleggerire i relativi costi”. A parlare di screening sui dsa anche in fase prescolare è stato Marco Silvestrelli, consigliere dell’Ordine dei medici di Ancona: “Dovremmo iniziare a fare le diagnosi sui dsa già con l’aiuto dei pediatri, per attuare il prima possibile le misure compensative”.

bambini-studio-3Non poteva certo mancare al convegno anche il mondo dell’istruzione: “La scuola marchigiana è davvero alla avanguardia nel campo dsa – spiega Annalisa Ferrante del Miur Marche – e i docenti sono molto preparati”. Ad entrare nello specifico del tema è stato poi Alessandro Suardi, consigliere dell’Ordine psicologi Marche: “È possibile riconoscere un dsa anche alla età di 4-5 anni, se non prima, ed è quindi necessario che intervenga il pediatra con screening ad hoc. Spesso vediamo dei ragazzi con dsa che frequentano le scuole superiori a cui non era mai stato diagnosticato nulla. Oggi i ragazzi con dsa sono circa il 5% della popolazione studentesca, perchè se i casi accertati sono circa il 3% della popolazione scolastica, c’è ancora tanto sommerso. Nelle Marche, con la legge n.32, si è fatto tanto sia per quanto riguarda l’aggiornamento di insegnanti e professionisti sul tema ma anche con il rapporto e la comunicazione con le famiglie”. Durante il convegno hanno preso parte tutti gli attori coinvolti nella diagnosi e nella riabilitazione dei Dsa, tra cui logopedisti, pediatri, neuropsichiatri, medici di base, dirigenti scolastici e psicologi. Tra questi, la psicologa Elena Mazzoni, coordinatrice del gruppo di lavoro sui Dsa dell’OPM che ha parlato degli aspetti clinici e dei criteri di identificazione dei disturbi specifici dell’apprendimento.



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