Tradizione e innovazione. Sono questi i due punti cardine da cui l’istituto San Giuseppe di Macerata è partito per celebrare la propria giornata del Macerata school festival. E nel segno della modernità é stata la prima iniziativa in piazza Cesare Battisti e, a seguire, in piazza della Libertà. Gli alunni della quinta elementare, della prima e seconda media si sono cimentati in quello che ormai è un classico delle manifestazioni di piazza, il flash Mob. Armati di strumenti musicali e guidati dalle insegnanti Elisa Ercoli e Mariagrazia Caproli i ragazzi hanno inscenato una parodia degli insegnanti, suonando e cantando una canzoncina da loro stessi composta.
In seguito, spostati tutti i presenti in galleria Scipione, al riparo dal maltempo, é stata allestita una vera e propria aula per dare una dimostrazione di lezione virtuale.
“Tutti i nostri studenti sono dotati di tablet fornito dalla scuola – spiega la dirigente scolastica Maria Ortenzi – collegandosi a un sito apposito possono fare dei giochi, nel segno della didattica ludica, che però sono anche utili per il ripasso. É una attività che pratichiamo spesso in classe e che sviluppa molteplici competenze”.
Dopo la tecnologia si é tornati sul classico con la commedia medioevale “racconti di strada”liberamente adattata dai testi “la pentola rivelatrice” e “la ricompensa del mercante”.
A concludere due attività che invece è rientrano nella più viva tradizione. Prima i laboratori di intreccio vimini, ceramica e tessitura tenuti da artigiani reali che durante tutto l’anno insegnano gli antichi mestieri ai ragazzi. Successivamente una dimostrazione dei giochi di una volta come campana, corsa dei sacchi e tiro alla fune. Si conclude così il calendario del Macerata School festival. ” Siamo molto felici del risultato – chiosa Anna Ascenzi di Unimc – siamo riusciti in questa prima edizione a creare una rete degli istituti del territorio e farli collaborare. Non era così scontato. Questa sera tireremo le somme delle varie attività ma anche prima di vedere i numeri possiamo già dire che l’esperienza é stata un successo”