Macerata è conosciuta per la sua importante stagione lirica. Quella appena iniziata è la 52esima stagione di opera che si svolge allo Sferisterio (ci sono attività e i laboratori dedicati a te), arena nata per il gioco del bracciale e poi utilizzata per la musica. Al suo interno infatti l’acustica (cioè la capacità di un luogo di diffondere suoni senza modificarli) è perfetta. Questo lo rende particolarmente adatto alla rappresentazione di opere liriche in cui i cantanti, soprani, tenori e baritoni, cantano senza microfono e riescono a farsi sentire in ogni angolo dell’arena da tutto il pubblico presente (più di 2mila persone).
Ma come mai i cantanti di opera non usano il microfono?
I motivi sono diversi. Innanzitutto il melodramma in cui si recita cantando è nato in un’epoca in cui i microfoni non esistevano e ancora oggi continua la tradizione di esibirsi allo stesso modo negli spazi progettati per la lirica. In secondo luogo bisogna tener presente che la voce umana è lo strumento più perfetto che ci sia quando viene allenato. Il cantante lirico impara a usare il diaframma, la cassa toracica e le corde vocali e le stesse cavità del viso. In questo modo diventa strumento tra gli strumenti dell’orchestra.
Durante la stagione di opera allo Sferisterio questa magia si ripete durante ogni messa in scena.