sabato, Luglio 27, 2024

Elezioni nel Maceratese:
istruzioni per i nuovi elettori

DIRITTI E DOVERI - Il 5 giugno in sette comuni della provincia di Macerata si andrà al voto per eleggere i sindaci. Da questa scelta dipenderanno le politiche di ogni paese per i prossimi 5 anni. Il voto è una delle libertà più importanti concesse dalla democrazia, ecco perché è importante esercitarlo

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Un’urna delle precedenti elezioni amministrative

Apertura delle urne anche nella provincia di Macerata domenica cinque giugno. Si andrà a votare dalle 7 alle 23 per eleggere i sindaci di varie città del Maceratese. I comuni interessati sono sette: San Severino, Porto Recanati, Morrovalle, Castelraimondo, Esanatoglia, Muccia e Bolognola (leggi su Cronache Maceratesi l’articolo con i nomi di tutti i candidati). Sia a San Severino che a Recanati sono in corsa sei candidati sindaci. Mentre il caso di Bolognola è molto particolare. C’è solo una lista e il candidato sindaco sarà eletto solo se sarà raggiunto il quorum, cioè il numero di partecipanti o elettori necessario affinché una votazione sia valida, il 50 percento più uno dei votanti. In caso contrario il Comune resterà senza sindaco e sarà commissariato, cioè la direzione sarà affidata a un commissario esterno.

Bisogna sapere prima di tutto che il sindaco è colui che è posto al vertice di un ente territoriale locale. Il suo è, secondo la forma di governo adottata, un ruolo elettivo, ovvero scelto da un corpo elettorale, cioè noi. Il sindaco, chiamato anche primo cittadino, resta in carica per 5 anni. Secondo l’articolo 48 della nostra Costituzione italiana sono elettori tutti i cittadini, uomini e donne, che hanno raggiunto la maggiore età.

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Giovani al voto (foto d’archivio)

Come ogni anno tutti i ragazzi e le ragazze che compiono i 18 anni diventano a tutti gli effetti elettori. Prima dell’introduzione del suffragio universale il diritto di voto era limitato per stato sociale o per grado di istruzione. In Italia fino al 1945 alle donne non era concesso andare a votare. In passato recarsi alle urne ed esprimere le proprie opinioni non era possibile, è bene dunque avere coscienza di questo privilegio. I candidati ed i partiti che partecipano alle elezioni rappresentano differenti opinioni ed idee politiche. Ognuno  sceglie di votare il partito in cui si riconosce. Di conseguenza non recarsi alle urne ha come conseguenza l’affidare agli altri elettori la scelta della rappresentanza politica.
Per votare, le cittadine e i cittadini aventi diritto devono recarsi nel loro seggio provvisti di tessera elettorale e documento d’identità. Lì si riceve una scheda che dà diritto ad un solo voto da esprimersi all’interno di una cabina. Se sulla scheda si tracciano segni sui simboli di più partiti o se si appongono altre scritte il voto viene considerato nullo.

Questo articolo è stato realizzato da Matteo Sbraga nell’ambito del progetto “Alternanza scuola -lavoro”

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