Il gioco dell’oca
diventa un campo profughi
per festeggiare il 25 aprile

Il gioco dell’oca
diventa un campo profughi
per festeggiare il 25 aprile

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ATTIVITA’ – Circa 30 adolescenti di Corridonia hanno realizzato il percorso con cui giocheranno in piazza nel giorno della Liberazione. In programma anche l’esibizione dei lavoretti eseguiti per approfondire il tema della migrazione. I laboratori sono stati svolti all’interno del doposcuola gratuito organizzato dalle associazioni Soms e Sciarada

soms corridonia lavori 25 aprile

Le rotte delle migrazioni

Un gioco dell’oca gigante in piazza ambientato in un campo profughi. Ad inventarlo e realizzarlo sono stati i giovani di Corridonia che invitano tutti a giocare con loro nel pomeriggio del 25 aprile, dalle 15,30 circa. Il progetto, realizzato in collaborazione con le associazioni Soms (Società di mutuo soccorso) e Sciarada, si inserisce nelle celebrazioni della festa della Liberazione e segue la tematica scelta per il 2016: “Straniero nella mia nazione”. In preparazione dell’evento circa 30 adolescenti di Corridonia, tra i 6 e i 14 anni d’età, hanno realizzato vari laboratori per cercare di comprendere meglio la situazione di chi scappa dal proprio paese e si ritrova in una nazione straniera. Approfondendo la migrazione siriana e quella dei paesi africani sono state tracciate le rotte delle migrazioni. In seguito i ragazzi hanno anche realizzato un murales sull’accoglienza.

soms corridonia

Il murales dell’accoglienza dove bambini hanno immaginato una “frontiera a Corridonia” e le marionette chiedono aiuto a braccia alzate e cercano di aprire un varco con le cesoie (non ancora disegnate)

Tutti i lavoretti saranno esposti in piazza il 25 aprile e sull’onda di queste attività è stato realizzato anche un grande gioco dell’oca ambientato in un campo profughi. Lungo il percorso diversi ostacoli come ripararsi dal freddo, trovare acqua pulita. Si può essere arrestati per mancanza di documenti oppure perdere un turno alla mensa per mancanza di cibo. Tra i bonus invece spicca quello della cultura: l’istruzione aiuta a completare più in fretta il percorso e raggiungere così una situazione di libertà e felicità.

soms corridonia 25 aprule

Il murales

«Siamo veramente soddisfatti soprattutto perchè i ragazzi sono stati molto collaborativi e hanno scelto loro tutte le tematiche che si ritrovano nel gioco – spiega Elena Pettinari, una delle coordinatrici del progetto – In questo modo il 25 aprile sara una festa in cui uniranno il divertimento ad una riflessione molto importante per capire la società in cui vivono». Il progetto è stato sviluppato all’interno del doposcuola Soms, un’iniziativa portata avanti con molti sacrifici da alcuni giovani volontari con una formazione specifica nel settore. «Siamo un gruppo di formazione diversa – continua Pettinari – Spaziamo dalla psicologia alla sociologia fino all’antropologia. Alcuni di noi hanno già molta esperienza nel lavorare con i ragazzi. Offriamo un doposcuola praticamente gratuito, si pagano solo 20 euro per coprire le spese assicurative».

soms corridonia 25 aprile

Il murales raffigura la frontiera Corridonia

Con uno spirito di mutualità e di volontariato gli operatori svolgono un importante servizio di doposcuola e anche di sostegno per i compiti. «Abbiamo tante difficoltà che però affrontiamo sapendo di aiutare molte famiglie. Una baby sitter oppure un insegnante per le ripetizioni sono molto costosi – spiega Elena – Qui invece, gratuitamente, i ragazzi fanno i compiti per circa due ore e poi si divertono con attività di vario tipo. E’ un centro di aggregazione in una città che offre veramente poco ai giovani. Purtroppo il Comune non ci ha mai ascoltato né sostenuto, tutte le spese ricadono sulle nostre spalle. Così ogni anno siamo costretti a iniziare dopo Natale e possiamo offrire il servizio solo due volte alla settimana dalle 15 alle 19». Visto che il Comune non ha concesso nessuna sede per le attività il doposcuola si svolge nei locali della Soms dove è stato necessario comprare anche una stufa a pellet per evitare che i bambini prendessero freddo. «E’ un servizio importante quindi non ci siamo persi d’animo e ci siamo organizzati como potevamo – conclude Elena – Con le spese di luce, riscaldamento, merenda e un piccolo rimborso per gli operatori il nostro budget è più che esaurito. Per fortuna molte mamme contribuiscono con un dolce, oppure offrono una merenda. In ogni caso l’importante è stare bene insieme e le attività che proporremo il 25 aprile, tutte realizzate dai nostri ragazzi, sono la più grande ricompensa ai nostri sforzi».

Marco Ribechi
Scritto da

è l’esploratore della redazione. Ama la natura e gli animali, va in missione con il suo fido compagno Teo. La sua passione sono i viaggi avventurosi. Lui è “Rio”. Soffre il freddo tremendamente e aspetta tutto l’anno l’arrivo del sole e della bella stagione. Per rilassarsi strimpella un po’ la chitarra. Sportivo ha la passione per la bicicletta.



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