Un incontro rivolto principalmente ai ragazzi per parlare di violenza di genere e aiutare quelli che saranno i padri, mariti e compagni di domani ad assumere giusti comportamenti basati sul rispetto dell’altro. E’ quello che si è svolto all’Ipsia Corridoni di Corridonia.
«Ragazzi e ragazze camminano insieme – scrive la scuola – e il cambiamento degli uni ha necessariamente i riflessi sulle altre. Il modo di considerare se stessi e il saper leggere la realtà con gli strumenti adeguati può aiutare ad assumere comportamenti corretti che prescindono da stereotipi culturali o dalle proprie emozioni. Imparare, dunque, a dare il giusto peso alle azioni, ai gesti, agli sguardi. Anche da uno sguardo può nascere la violenza, soprattutto psicologica, quella più difficile da riconoscere». Ed è proprio sullo sguardo nei confronti della figura femminile che si è focalizzato l’incontro di mercoledì, a ridosso della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne.
Grazie alla collaborazione dell’Ats 15 con Valeria Pasqualini e al coinvolgimento di Francesca d’Alessandro, vicesindaca e assessora alle politiche sociali e alle Pari Opportunità del Comune di Macerata (Ente capofila ATS 15) gli studenti delle classi terze e quarte dell’indirizzo elettronico e meccanico hanno avuto l’opportunità di confrontarsi con Andrea Tridico, coordinatore del Centro per uomini autori di violenza e con i suoi collaboratori.
«Alla presenza – scrive la scuola in una nota – del dirigente scolastico Gianni Mastrocola, dell’assessora ai Servizi sociali di Corridonia Nelia Calvigioni e della consigliera comunale con delega alle Pari Opportunità di Corridonia Catia Luciani, si è aperto un dialogo sincero tra studenti e formatori per avviare così un percorso di conoscenza e consapevolezza su di sé, sugli altri, sulle figure femminili con cui si trovano e si troveranno a relazionarsi. È indispensabile intervenire sulle nuove generazioni attraverso una educazione o rieducazione affettiva dei ragazzi maschi per porre delle basi sane, rispettose ed equilibrate nel rapporto con l’altro sesso. L’incontro è stato solo l’inizio di un progetto che prevede altri interventi nel corso dell’anno scolastico, oltre all’apertura dello Sportello d’ascolto #paridignità a disposizione di studenti, studentesse e famiglie. Se siamo vicini ai giovani, il cambiamento è possibile».