Le divise fosforescenti dei volontari della protezione civile non passano di certo inosservate. Quante volte le abbiamo viste, per strada e al telegiornale? Sono figure rassicuranti, dei punti di riferimento, degli scogli a cui aggrapparsi durante i periodi di crisi e in seguito a grandi disastri. Eppure, ci siamo mai soffermati a pensare cosa facciano esattamente, quali siano i loro compiti e, soprattutto, quale importante contributo diano alla nostra società?
Proprio le risposte a queste domande sono state fornite agli alunni e alle alunne della scuola primaria “E. De Giorgi “di Gagliole nei giorni scorsi ad un incontro, molto interessante, organizzato dai gruppi della Protezione civile di Gagliole, Fiastra, Pioraco, Fiuminata, Castelraimondo e Camerino.
L’iniziativa, fortemente voluta dal preside Maurizio Cavallaro, recentemente scomparso, ha permesso ai giovani alunni e alle giovani alunne di capire meglio l’importanza del servizio di Protezione Civile e come comportarsi in situazioni a rischio per rispettare la natura e tutelare la salute propria e altrui.
Nell’incontro si è parlato in modo particolare di incendi nei boschi e buone pratiche da tenere in natura per rispettarla.
Gli alunni e le alunne, divisi in gruppi, hanno avuto informazione sugli strumenti necessari per spegnere il fuoco, sull’importanza delle divise e degli elementi di protezione (caschetto, occhiali, ecc.), delle apparecchiature radio e dei moduli antincendio, mentre gli operatori Aib (anti incendio boschivo), hanno insegnato agli alunni come spegnere un incendio e hanno fatto provare loro le lance usate per lo spegnimento degli incendi nei boschi.
Al termine dell’incontro è stato offerto, agli alunni e alle alunne, un piccolo rinfresco per ringraziarli del ” duro lavoro”.
Il sindaco del piccolo comune di Gagliole, Sandro Botticelli e l’assessore Matteo Falzetti, hanno ringraziato i volontari della Protezione civile e tutti coloro che si sono prestati per questo progetto educativo di grande valore sociale.
Silvia Rossi, Ruggero Feliziani e Tamara Carducci, rappresentanti della Regione Marche e loro stessi volontari, hanno permesso di comprendere meglio non solo la struttura gerarchica della protezione civile, che coinvolge numerosi organi e moltissime persone, ma anche i compiti e i valori che ispirano questa organizzazione. Il volontario Leandro Magnapane ribadisce che l’attività principale della protezione civile è quella di proteggere e preservare il territorio dalle calamità, per quanto possibile, per esempio alzando gli argini dei fiumi per evitare alluvioni o attuando un controllo capillare sulle zone boschive durante l’estate, quando gli incendi sono più frequenti. Il loro senso civico rende questa organizzazione un esempio e un modello per tutti. Inoltre, i membri della protezione civile danno volontariamente il proprio contributo, senza alcun compenso, spinti unicamente dal desiderio di fornire aiuto e sostegno sul territorio. È importante e istruttivo che, nelle scuole, questi incontri siano realizzati, in modo da attirare i giovani verso questa organizzazione e rendere evidente l’ammirevole lavoro dei volontari della protezione civile.