venerdì, Ottobre 4, 2024

Sette studenti e studentesse
realizzano accessori per l’“Aida” e
restaurano capi per la “Traviata”

MACERATA - Gli alunni e le alunne del liceo artistico “Cantalamessa”, indirizzo "Design della moda", raccontano l'esperienza vissuta dal 31 maggio al 26 giugno nei laboratori di sartoria dell’Arena Sferisterio. L’esperienza si è realizzata all’interno del progetto di Pcto (alternanza scuola-lavoro)

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Nell’edizione centenaria del Macerata Opera Festival, conclusasi con grande successo pochi giorni fa, un piccolo ruolo se lo sono ricavato anche sette studenti del liceo artistico “Cantalamessa”, i quali dal 31 maggio al 26 giugno si sono alternati nei laboratori di sartoria dell’Arena Sferisterio.

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L’esperienza si è realizzata all’interno del progetto di Pcto (alternanza scuola-lavoro) organizzato dalla scuola, progetto che in questa occasione ha visto la collaborazione appunto dello Sferisterio, nella cui sartoria, composta da una decina di professionisti, lavorano da anni ben cinque ex allievi della scuola: la direttrice Maria Antonietta Lucarelli e i sarti Lorenzo Gismondi, Silvia Luchetti, Giulia Ciccarelli ed Elisa Ciammella. Seguiti da Silvia Luchetti, i sette studenti e studentesse della classe 4 C dell’indirizzo “Design della moda” sono stati impegnati nella realizzazione degli accessori per l’“Aida”, in particolare copricapi e collane, sperimentando varie tecniche. Sono stati poi coinvolti in altre fasi organizzative del lavoro, come l’assegnazione dei costumi, o la confezione e il restauro dei capi per la “Traviata”, sempre agendo a stretto contatto con i sarti professionisti. «Un’esperienza senz’altro molto significativa – si legge nella nota -, non solo perché frutto della fattiva collaborazione tra un istituto superiore come il liceo artistico e uno degli enti culturali più importanti e vitali del nostro territorio, ma anche perché gli studenti hanno potuto applicare quanto acquisito nelle aule scolastiche, e sperimentare se stessi, in un contesto così importante e in un ambiente stimolante». Lo testimoniano le loro parole.

WhatsAppImage2021-07-31at10.58.193«È stata una bella esperienza formativa, ho imparato tecniche nuove che mi serviranno in un futuro nella moda – racconta Rachele Vissani -. È un ambiente di lavoro bellissimo, persone gentili, simpatiche e disponibili. Inoltre mi ha permesso di scoprire il mondo del teatro, che non avevo mai considerato, e devo dire che è stato interessante». «Ho apprezzato molto l’esperienza fatta durante l’alternanza scuola-lavoro allo Sferisterio perché, oltre ad aver trovato un clima molto tranquillo e socievole, ho avuto modo di lavorare attivamente nel campo della sartoria teatrale – dice Annamaria Biagioli -. Ho particolarmente apprezzato la settimana durante la quale ho potuto realizzare una gonna a ruota e sistemare i diversi abiti della “Traviata”, ma sicuramente l’intera esperienza è stata molto positiva. Inoltre mi è servito anche per indirizzarmi su ciò che vorrò fare nel futuro».

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«L’esperienza è stata molto educativa – spiega Nicola Moretti -. Ci hanno fatto lavorare dandoci molta fiducia e trasmettendoci molto; abbiamo conosciuto sarti, costumisti, macchinisti e facchini ed ognuno di loro ci ha fatto immergere nel mondo del teatro, perché, nonostante fossero tutti oberati di lavoro, hanno trovato sempre il tempo e il modo di coinvolgerci e spiegarci al meglio il loro ruolo nella grande macchina che è lo spettacolo – prosegue Nicola Moretti -. Purtroppo le due settimane di alternanza sono passate in fretta, ma con grande sorpresa e molta gioia mi è stato offerto un breve contratto lavorativo per poter restare ad aiutare la grande famiglia dello Sferisterio, avendo la possibilità di partecipare ai serali, facendo camerino, aiutando quindi i coristi, i ballerini e cosi via a prepararsi per entrare in scena. Non sarò mai abbastanza grato a tutto il personale dello Sferisterio per questa esperienza; mi hanno riempito di insegnamenti che mi torneranno molto utili nel mio percorso artistico e lavorativo, ma soprattutto mi hanno riempito il cuore con il loro affetto e la loro voglia di farci imparare il mestiere». «L’alternanza allo Sferisterio è stata un’occasione indimenticabile ed unica – commenta Maria Laura Scarselletta -: è stata sia una grande esperienza lavorativa, che personalmente mi ha fatto innamorare ancora di più del settore progettando sin dall’origine vari accessori come cappelli e collane per l’“Aida”, sia una grande lezione di vita, poiché la cordialità, la gentilezza e la professionalità delle persone con cui ho avuto il piacere di lavorare sono assolutamente indimenticabili».

A conclusione dell’esperienza, il liceo artistico “Cantalamessa” «ringrazia la dirigenza dello Sferisterio per l’opportunità concessa ai propri studenti, augurandosi di poter proseguire la collaborazione e organizzare insieme ulteriori attività per la prossima stagione».

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1 COMMENT

  1. OTTIMO, OTTIMO, OTTIMO. Mi sembra che già in passato sia sia avuta la collaborazione degli Istituti maceratesi.

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