martedì, Maggio 14, 2024

Il Nidotondo diventa Casa dei bambini, si ricomincia dal metodo Montessori

 

Nidotondo Recanati
Nidotondo Recanati

Il 30 luglio è stato approvato all’unanimità in sede di consiglio comunale il regolamento e il progetto educativo del servizio comunale nido d’infanzia funzionante a metodo Montessori a partire dall’annualità 2021/2022. Il Nidotondo diventerà quindi la “Casa dei bambini”, nella stessa sede di via Vogel, e le maestre, anche quelle prossime alla pensione, hanno concluso il lungo e impegnativo percorso formativo necessario. Inoltre stanno volgendo al termine gli esami di concorso per l’assunzione di due nuove figure professionali già in possesso del diploma rilasciato dall’Opera nazionale Montessori (Onm)

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L’assessora Rita Soccio

«Sono molto soddisfatta e ringrazio il consiglio comunale per l’unanimità all’approvazione al regolamento della nuova Casa dei bambini – ha affermato Rita Soccio, assessora alle Culture –  A Recanati mancava l’applicazione di questo metodo, riconosciuto in tutto il mondo. Il Covid ci ha imposto la Dad e ci siamo resi conto di quanto servano nuove sperimentazioni didattiche, come quello montessoriano, che prevede l’attività all’aperto, l’autonomia di bambine e bambini. Non basta la pura trasmissione di conoscenze ma bisogna incentivare studenti e studentesse alla curiosità, per scoprire e conoscere le loro inclinazioni naturali così da svilupparle.»

Nel 2020 venne espressa e confermata dal consiglio la volontà del Comune di avviare il percorso per la trasformazione dell’asilo nido comunale a metodo Montessori, che potesse andare in continuità educativa con l’apertura di una “Casa dei bambini” in una delle scuole dell’Infanzia dell’ istituto “B.Gigli”, al fine anche di garantire un ampliamento dell’offerta formativa.

«Alla Casa dei bambini ci saranno 7 maestre: 3 comunali che sono già formate secondo quanto previsto dall’Opera nazionale Montessori, 2 nuove assunzioni per concorso e 2 educatrici dalla cooperativa Pars. Dal 1 settembre la Casa è aperta e la frequenteranno 21 bambine e bambini tra 0 e 3 anni di età. Auspichiamo che anche i due istituti comprensori autonomi possano intraprendere questo percorso educativo così da poter garantire la continuità didattica.

Il prossimo step è ottenere la certificazione nazionale dall’Onm. «La certificazione si ottiene 1 o 2 mesi dall’inizio delle attività. Verranno delle esperte individuate dall’Opera che visiteranno la struttura e la gestione della Casa. Verrà fatta una convenzione per la parte educativa e l’apporto didattico ma anche sulla scontistica per l’acquisto di libri e strumenti previsti dal metodo.»

Cosa prevede il metodo montessoriano? Il punto più interessante è sicuramente quello dell’autonomia del bambino o bambina: “ciascuno è riconosciuto come persona unica e irripetibile con esigenze e caratteristiche del tutto personali, dotato di immense potenzialità e artefice della propria crescita”. Maria Montessori ha scoperto un “nuovo bambino”, abile e competente capace di conquistarsi progressivamente l’autonomia; la maestra o il maestro li “osserva” per aiutarli a far emergere le loro possibilità e manifestarle nel modo più adeguato. Anche gli ambienti interni ed esterni sono sistemati in modo da favorire opportunità di movimento e di socializzazione, l’esplorazione, la sperimentazione e la libera scelta, in uno spazio caldo e accogliente. Un esempio? La libreria è organizzata con libri e nomenclature di tipologia diversa secondo le varie età, e il libri vengono presentati in scaffali e mensole all’altezza del bambino che ha così possibilità di scegliere e lavorare in autonomia.

(f.m.)

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2 COMMENTS

  1. Sono un’insegnante montessoriana da più di 25 anni, lavoro a Roma in una Casa dei Bambini statale, e trovo che questo progetto sia il coronamento ed il giusto riconoscimento per una didattica di indiscusso valore psico-pedagogico, che aiuterà i bambini ad incarnare la realtà del mondo con conoscenze importanti, esloreranno facendola propria evsoprattutto sviluppando la propria autonomia saranno interpreti liberi del fare e dell’ agire secondo la prospettiva di uomini nuovi del domani, in grado di relazionarsi con rispetto verso il prossimo, in virtù dell’equilibrio tra l’uomo e l’ ambiente secondo il principio motessoriano dell’educazione cosmica, che inizia proprio dalle attività di vita pratica, di cura dell’ambiente e della persona, con la consapevolezza profonda che essere gli unibal servizio degli altri, favorisce le relazioni sociali, e la condivisione delle regole per la convivenza democratica, e la costruzione della pace.

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